Nota diplomatica giapponese alla Cina

Il Governo Giapponese ha presentato nei giorni scorsi un documento diplomatico alla Cina in cui pone 21 questioni che hanno più l’aria di essere un ultimatum vero e proprio. Di seguito elenchiamo il testo delle 21 domande. Per ora le cancellerie dell’Intesa alle prese con ben altri problemi non hanno ancora espresso alcun commento in mertio alle mosse dell’alleato. Sicuramente questa mossa avrà delle ripercussioni nei prossimi giorni. Il Giappone, approfittando della situazione ha deliberaamente deciso di forzare la mano in estremo oriente per rivendicare senza “chiedere il permeso alle altre potenze mondiali”, territori ed aree di influenza sul continente asiatico. Sicuramente Gran Bretagna e Russia, le due potenze maggiormente interessate non resteranno indifferenti davanti al fatto.

GRUPPO I

Il governo giapponese e il governo cinese, essendo desiderosi di mantenere la pace generale in Estremo Oriente e rafforzare i rapporti di amicizia e buon vicinato esistenti tra i due paesi, accettano i seguenti articoli:

Articolo 1

Il governo cinese si impegna a dare pieno assenso a tutte le questioni che il governo giapponese porrà nei confronti del governo tedesco rispettando la disposizione di tutti i diritti, interessi e concessioni, che, in virtù di trattati o meno, la Germania possiede vis-à-vis con la Cina  in relazione alla provincia di Shantung.

Articolo 2

Il governo cinese si impegna che, all’interno della provincia di Shantung o lungo la costa, nessun territorio o isola saranno ceduti o affittati a qualsiasi altro potere, sotto qualsiasi pretesto.

Articolo 3

Il governo cinese accetta che il Giappone di costruisca una ferrovia che colleghi Chefoo o Lungkow con la Kiaochou Tsinanfu Railway.

Articolo 4

Il governo cinese si impegna ad aprire di propria iniziativa, non appena possibile, alcune importanti città e cittadine della provincia di Shantung per la residenza e il commercio degli stranieri. I luoghi da aprire saranno decisi in un accordo separato.

GRUPPO II

Il governo giapponese e il governo cinese, in considerazione del fatto che il governo cinese ha sempre riconosciuto la posizione dominante del Giappone in Manciuria meridionale e  nella Mongolia Interna orientale, concordano i seguenti articoli:

Articolo 1

Le due parti contraenti si danno reciprocamente atto che il termine del contratto di locazione di Port Arthur e Dairen e il termine rispetto della Manciuria South Railway e la AntungMukden ferroviaria è prorogato rispettivamente ad un ulteriore periodo di 99 anni.

Articolo 2

I soggetti giapponesi sono autorizzati in Sud Manciuria e Mongolia orientale ad affittare o acquistare i terreni necessari per erigere edifici per vari usi commerciali e industriali o per l’agricoltura.

Articolo 3

I soggetti giapponesi hanno la libertà di entrare, risiedere e viaggiare in Sud Manciuria e in Mongolia Interna, e di portare avanti attività di vario genere commerciali, industriali, e altrimenti.

Articolo 4

La sovvenzione del governo cinese ai soggetti giapponesi per il diritto di estrazione mineraria in Sud Manciuria e orientale della Mongolia Interna. Per quanto riguarda le miniere da lavorare, devono essere decise in un accordo separato.

Articolo 5

Il governo cinese accetta che il consenso del governo giapponese si ottienga in anticipo:

(1) ogni volta che si propone di concedere ad altri cittadini il diritto di costruire una ferrovia o di ottenere da altri cittadini l’offerta di fondi per la costruzione di una ferrovia in Sud Manciuria e orientale della Mongolia Interna, e (2) ogni volta che un prestito è concesso ad ogni altro potere, sotto la sicurezza delle imposte del Sud Manciuria e orientale della Mongolia Interna.

Articolo 6

Il governo cinese deve impegnarsi affinchè ogni volta che il governo cinese abbia bisogno del servizio di consiglieri o istruttori in Sud Manciuria o in Mongolia orientale a fini politici, finanziari, o militari, il Giappone deve prima essere consultato.

Articolo 7

Il governo cinese è d’accordo che il controllo e la gestione della Ferrovia KirinChungchun debbano essere affidati al Giappone per un periodo di 99 anni dalla data della firma di questo trattato.

GRUPPO III

Il governo giapponese e il governo cinese, tenuto conto delle strette relazioni esistenti tra capitalisti giapponesi e la Società HanYehPing e desiderosi di promuovere gli interessi comuni delle due nazioni, d’accordo con i seguenti articoli:

Articolo 1

Le due parti contraenti si danno reciprocamente atto che in caso sia necessario tutelare la Società HanYehPing entrambe le nazioni dovranno essere coinvolte, e che, senza il consenso del governo giapponese, il governo cinese non deve disporre o consentire che vengano ceduti o disposti diversamente diritti o poroprietà della società stessa.

Articolo 2

Il governo cinese si impegna , come una misura necessaria per la tutela degli interessi investiti di capitalisti giapponesi, a tutelare gli interessi minerari della HanYehPing Società e, inoltre,  ogni volta che si propone di adottare ogni altra misura che possa probabilmente incidere sugli interessi della suddetta Società, direttamente o indirettamente, il consenso di detta società deve essere prima ottenuto.

GRUPPO IV

Il governo giapponese e il governo cinese, con l’obiettivo di preservare efficacemente l’integrità territoriale della Cina, concordano il seguente articolo: Il governo cinese isi impegna a non cedere o affittare a qualsiasi altra potenza qualsiasi porto o baia o qualsiasi isola lungo la costa della Cina.

GRUPPO V

Articolo 1

Il governo centrale cinese si impegna col governo giapponese ad utilizzare come consiglieri politici, finanziari e militari personale giapponese;

Articolo 2

Il governo cinese concede ai giapponesi il diritto di possedere terreni in territorio cinese per edificare ospedali, templi e scuole;

Articolo 3

A fronte di molte dispute di polizia che sono finora sorte tra il Giappone e la Cina, causando non poco fastidio alla polizia nei territori in questione, potranno essere posti sotto amministrazione congiunta, o interamente giapponese, in modo da contribuire al tempo stesso il miglioramento del servizio di polizia cinese;

Articolo 4

La Cina per ottenere dal Giappone la fornitura di un certo quantitativo di armi, o per stabilire un proprio arsenale, dovrà farlo sotto la gestione congiunta giapponese, lo stesso vale per la fornitura di esperti e materiali che dovranno provenire dal Giappone;

Articolo 5

Al fine di contribuire allo sviluppo della ferrovia NanchangKiukiang, con cui i capitalisti giapponesi sono così strettamente identificati, e tenendo conto dei negoziati pendenti tra il Giappone e la Cina in relazione alla questione ferroviaria nel sud della Cina, la Cina concede al Giappone il diritto di costruire una ferrovia per collegare Wuchang con il KiukiangNanchang e Hangchou e fra Nanchang e Chaochou;

Articolo 6

In vista delle relazioni tra la Provincia di Fukien e Formosa e del contratto rispetto alla non-alienazione di quella provincia, il Giappone dovrà essere consultato prima ogniqualvolta che sarà necessario capitale straniero in relazione a ferrovie, miniere, e opere portuali (compresi cantieri navali) della provincia di Fukien;

Articolo 7

La Cina di concedere a soggetti giapponesi il diritto di predicare in Cina.

FacebooktwitterredditpinterestlinkedinmailFacebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

'Nota diplomatica giapponese alla Cina' has no comments

Be the first to comment this post!

Would you like to share your thoughts?

www.notiziedalfornte.it: La prima guerra mandiale dopo 100 anni powered by P2Easy.com