Il Carro Armato Fiat 2000 Mod. 17

Il primo carro armato in servizio presso il Regio Esercito Italiani è il Fiat 2000 Mod. 17. Un veicolo rivoluzionario rispetto ai suoi simili (ha la torretta completamente girevole ed il vano motore separato dall’abitacolo) ed è anche il più pesante con le sue 40 tonnellate di peso.
La Fiat iniziò nel 1916 a studiare un nuovo mezzo da combattimento in seguito all’ingresso sul fronte occidentale dei primi Little Willie inglesi, i vertici militari italiani infatti diedero alla Fiat delle specifiche di massima ed alcune fotografie di un quotidiano come base per sviluppare il nuovo veicolo. Lo studio venne affidato a Carlo Cavalli e Giulio Cesare Cappa.

Il 21 giugno 1917 viene ufficialmente presentato il primo prototipo dotato di meccanica già definitiva ma corazzatura ed armamento ancora sperimentali, e con esso si tennero alcune prove su campo nei pressi di Torino.
Lo scafo del pesante Fiat 2000 è costituito da una grande casamatta di corazze spesse ai lati ben 2 cm, 1,5 cm quelle superiori ed imbullonate tra di loro leggermente inclinate. L’interno è diviso in due sezioni, concezione unica per un carro armato: il vano inferiore conteneva motore, trasmissione e parti meccaniche del mezzo, mentre sopra vi era la cabina in cui stava l’equipaggio, rendendo l’abitabilità del mezzo nettamente migliore rispetto a quella degli altri carri, sia alleati che tedeschi.
L’accesso al mezzo avviene tramite uno sportello corazzato sul lato destro.
L’armamento principale del mezzo è un cannone “d’accompagnamento” 65/17 Mod. 1908-1913 adattato, installato in una torretta semi sferica composta da 4 spicchi di lamiera e sormontata da un cupolino, una feritoia verticale consentiva la fuoriuscita della canna del cannone e sulla sua sinistra un’apertura per il sistema di puntamento.
A differenza degli altri carri la torretta del Fiat 2000 può ruotare di 360° e può essere inclinata da -10° a +75° consentendo di usare il pezzo anche per il tiro curvo come fosse un obice.
Sono poi montate 7 mitragliatrici Fiat Revelli Mod. 1914 raffreddate ad acqua poste su sostegni dotati di scultura semicircolare, e disposte a totale copertura del mezzo: 4 agli angoli, due al centro delle fiancate ed una posteriore. Ognuna di esse ha un angolo di 110° di brandeggio.
L’unico punto debole è la parte bassa del veicolo, non coperta dalle mitragliatrici a causa dell’angolazione della corazza e della sua altezza.
L’equipaggio è composto da 10 uomini, il pilota è alloggiato in una sorta di cabina sporgente anteriore con due ampie feritoie corazzate richiudibili, un periscopio consentiva la guida a feritoie chiuse. Ci sono poi sette mitraglieri che oltre  alle aperture delle rispettive armi, possono usufruire di altre 8 feritoie con sportello,  tre sui due lati e due posteriori. Cannoniere e servente occupano  la torretta.

Il motore è il Fiat A12 a benzina di derivazione aeronautica di 21.200 cm cubi di cilindrata, posto nella parte posteriore del veicolo e capace di erogare 250 cavalli a 1400 giri al minuto. Questo permetteva di spingere il pesante mezzo a 7,5 km/h di velocità. Il suo raffreddamento era affidato ad un sistema ad acqua con un grande radiatore anch’esso posto posteriormente e protetto da una griglia. Gli alti consumi del motore consentivano una autonomia di 75 km con un serbatoio da 600 litri.
La trasmissione era affidata ad sistema con cambio a 4 marce e 2 retro con riduttore. La trasmissione è poi dotata di due frizioni di sterzo che sono accoppiate ai tamburi dei freni e comandano i pignoni collegati alle ruote motrici frontali.

I cingoli non sono avvolgenti come nei modelli inglesi ma protetti da corazzatura come in quelli francesi e tedeschi ma, a differenza di questi che risultano troppo corti e limitanti, questi sono più lunghi e consentono al carro di superare una trincea di 3 metri e mezzo, gradini di un metro o dislivelli fino a 40° di pendenza e di passare in guadi con oltre 1 metro d’acqua. I cingoli sono costituiti da piastre in acciaio larghe 45 cm, le sospensioni a balestra poggiano su 4 carrelli oscillanti per ogni lato.

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