HMLS Mark I “Mother”

Nel conflitto attualmente in corso le difese passive (particolarmente i reticolati) hanno eliminato qualunque possibilità di manovra su larga scala, ed hanno dato origine ad una logorante guerra di posizione; da qui la necessità di dotare i reparti di fanteria di mezzi corazzati in grado di sfondare le difese nemiche per permettere ai soldati di irrompere attraverso di esse.

L’idea è venuta al colonnello inglese Ernst Swinton, ispirato dai trattori utilizzati per il traino delle artiglierie, che pensò di dotarli di armi e corazza per utilizzarli a scopo offensivo. Grazie all’appoggio di Winston Churchill, il progetto fu portato avanti fino alla realizzazione del primo prototipo di carro armato, chiamato Little Willie, che era costituito da una corazza in ferro montata su un motore sei cilindri da 105 cv che poteva raggiungere una velocità di 3,2 Km/h, armato di un cannoncino da due libbre e sei mitragliatrici, con un equipaggio di sei uomini.

Data la forma che ricordava le cisterne usate per il trasporto dell’acqua (“tank” in inglese), è stato deciso di usare questo termine per indicare i carri armati. La versione evoluta ha preso il nome di Mark I (soprannominato “Big Mother”), prodotto nelle versioni “maschio” e “femmina”.

Il maschio pesa 28 tonnellate ed è armato di due cannoni da 57 mm con gittata di 1.800 m e una cadenza di tiro di 20 colpi al minuto, quattro mitragliatrici calibro 7.62 e uno spessore della corazza frontale di 12 mm, mentre la femmina pesa 27 tonnellate ed è armata con cinque mitragliatrici; il motore sei cilindri raffreddato ad acqua permette di raggiungere una velocità massima di 6 Km/h, con una una autonomia di 45 Km ed entrambe le versioni hanno un equipaggio di otto uomini. I cingoli sono costituiti da 90 maglie di 53 cm, e posteriormente sono posizionate due ruote che costituiscono il sistema sussidiario di sterzatura. Data la mancanza di un sistema di smaltimento dei gas di scarico e l’elevato calore prodotto, la permanenza nell’abitacolo risulta essere particolarmente penosa; inoltre, data l’estrema rumorosità al suo interno, i membri dell’equipaggio devono comunicare tramite un codice di gesti appositamente ideato.

FacebooktwitterredditpinterestlinkedinmailFacebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

'HMLS Mark I “Mother”' has no comments

Be the first to comment this post!

Would you like to share your thoughts?

www.notiziedalfornte.it: La prima guerra mandiale dopo 100 anni powered by P2Easy.com