Germania e Gran Bretagna si scontrano al largo del Cile

Schema dello scontro navale

Al largo delle coste cilene nei pressi di Coronel, le unità navali tedesche dell’ammiraglio von Spee hanno ottenuto una vittoria contro la squadra navale dell’ammiraglio Cradock.
La squadra di von Spee allo scoppio delle ostilità si trovava nel Pacifico e stava lentamente cercando di avvicinarsi a Capo Horn per poterlo doppiare e rientrare così nell’Atlantico, avvicinandosi al teatro bellico.
L’ammiraglio Cradock, di stanza alle Falkland era ben conscio dell’inadeguatezza delle sue forze (scarse e vetuste unità navali). Più volte aveva richiesto rinforzi all’ammiragliato britannico per poter fronteggiare von Spee ma ottenne solamente l’invio di una corazzata pre-dreadnough, la Canopus.
Dopo aver doppiato Capo Horn accompagnati da una delle consuete tempeste le unità inglesi iniziarono a risaleire le coste cilene intenzionat ad intercettare le unità nemiche. Alle 13.20 di oggi, con un tempo pessimo gli inglesi si posizionarono in formazione da battaglia in attesa di avvistare il nemico.

Le unità di von Spee avvistarono il nemico intorn alle 16.20 e furono immediatamente lanciate a tutta velocità le unità più veloci: Scharnhorst, Gneisenau e Leipzig.

L’ammiraglio Cradock

Il divario in campo era enorme: sedici cannoni da 210 mm dei due incrociatori corazzati tedeschi contro due cannoni da 234 mm del Good Hope, 14 cannoni da 155 mm del Monmouth, dieci dei quali in casamatta mentre l’Otranto aveva solo cannoni da 120 mm, inutili contro le corazzature tedesche e con gittata misera.

Lammiraglio tedesco riuscì a porsi sopravvento contro costa, lasciando nella luce del crepuscolo le sagome delle navi britanniche. Cradock tentò, invano, di tagliare la rotta tedesca. Poco prima che lo scontro potesse iniziare il mare si ingrossò notevolmente, creando serie difficoltà agli addetti alle rilevazioni telemetriche per i tiro delle artiglierie: i tedeschi non riuscivano a vedere gli scafi delle navi avversarie. Gli addestratissimi equipaggi tedeschi si mostrarono più preparati al mare grosso, stupendo per la precisione del tiro. Alle 18.34 lo Scharnhorst aprì il fuoco contro le unità inglesi da notevole distanza. In pochi minuti il Good Hope rispose ma con meno precisione. Il Gneisenau concentrò il suo tiro sul Monmouth. La terza salva tedesca fu fatale per il Good Hope, devastandone le strutture e quasi immobilizzandolo, in fiamme. La nave di bandiera dell’ammiraglio britannico continuò a sparare, sorretto dal fuoco del Glasgow, mentre il vulnerabile Otranto si allontanava prudentemente. Anche il Monmouth, benchè seriamente danneggiato, seguitava a sparare con i pezzi ancora operativi. La furia del mare rendeva disperate le condizioni dei bastimenti inglesi, il Good Hope si capovolse e affondò poco dopo le 20. Con il contrammiraglio Cradock scomparvero 920 uomini, e il mare tempestoso non concesse nessun superstite. Alle 21 circa si compì anche il destino del Monmouth, che ricevette il colpo di grazia da un siluro del Nürnberg. Anche in questo caso nessuno dei 735 uomini di equipaggio sopravvisse. Il Glasgow, colpito più volte, riuscì a sfuggire alle navi tedesche.