Francesi e Inglesi in ritirata su tutto il fronte settentrionale

Anglo-frances in ritirata dopo la sconfitta a Mons e Charleroi – Un battaglione inflese annientato a Elouges – Maubeuge sotto assedio – Ultime ore di Namur prima della caduta? – In Lorena le truppe francesi arrestano la ritirata e contrattaccano

 

Dopo la sconfitta a Mons le truppe inglesi che dovevano arretrare per non essere avvolte da quelle tedesche all’inseguimento dei soldati francesi in ritirata dopo la sconfitta di Charleroi, hanno continuato la ritirata. Per ora il fronte si è spostato di ben 50-55 km verso sud ovest in soli tre giorni durante i quali le truppe alleate sono passate dall’offensiva al ripiegamento nel tentativo disperato di sganciarsi da un avversario decisamente superiore in numero e potenza di fuoco.

Durante la ritirata, a Elouges, una disperata carica di cavalleria ha cercato di allentare la pressione delle truppe tedesche per consentire ad una batteria di cannoni di ripiegare senza cadere nelle mani del nemico. Spingendo gli ordini a mano, aiutata da un massiccio fuoco difensivo e alla mischia furibonda risultante dalla carica di cavalleria che per un po ha costretto i soldati tedeschi ad arretrare e ricomporsi, i reparti inglesi sono riusciti ad allontanare i cannoni dalla linea e scongiurarne la cattura. Nello scontro un’intero battaglione di fanteria britannica è rimasto indietro, accerchiato ed annientato. I pochi superstiti sono stati fatti prigionieri.

Nella loro avanzata, le divisoni del Kaiser sono giunte alla fortezza di Maubeuge e l’hanno circondata. Rinchiusi nella città fortificata, intrappolati nella ritirata che in quel settore si era fatta più disordinata che altrove, sono rimasti dai 30 ai 50 mila soldati con oltre 400 cannoni. Il comando alleato spera di poter coordinare un contrattacco per liberare la fortezza prima dell’arrivo dell’artiglieria pesante tedesca al momento impegnata ad espugnare Namur.

La fortezza belga infatti, nel suo quarto giorno di bombardamenti intensi, è ad un passo dal cedere alla furiosa offensiva tedesca. I ponti sulla Sombre che i difensori avevano fatto saltare sono stati riparati e le truppe tedesche hanno iniziato ad attraversarli in massa mentre l’artigliera pesantissima da 420 mm ha iniziato un terrificante bombardamento sui forti di Emine e Suarlée. A Namur come prima a Liegi, le fortificazioni erette dall’esercito belga si stanno mostrando inadeguate e incapaci di arrestare la spaventosa capacità distruttiva delle granate da 400 kg sparate dalla Grande Berta. Anche i temibili minenwerfen, che già a Liegi si sono mostrati assolutamente adeguati a demolire le strutture fortificate e rendere impossibile la difesa da parte della fanteria, sono stati schierati a Namur e stanno colpendo con precisione e potenza micidiale la difesa belga che non sembra più essere in grado di assorbire l’urto dell’avversario che si sta infiltrando praticamente ovunque senza dover temere il fuoco difensivo da parte dei forti ridotti ormai al silenzio.

Più a sud, in Lorena si arresta la ritirata francese. Con un imprevisto contrattacco, le truppe francesi hanno respinto l’avanzata tedesca e sono riuscite a fermarsi sulle posizioni di prima dell’offensiva. Avendo perso decine di migliaia di uomini tra morti e feriti, le due armate francesi ( la prima e la seconda ) di fatto si trovano al punto di partenza con un nulla di fatto mentre alla loro sinistra l’intero fronte arretra per ora lentamente e in ordine ma senza sosta.

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