Gigantesca battaglia da Metz a Bruxelles

Superata Bruxelles – Ardenne in fiamme – Decine di migliaia di perdite da ambo le parti – Tedeschi all’offensiva a Charleroi – Francesi battuti su tutto il fronte

 

Giornata di furiosi combattimenti su tutto il fronte francese e belga, da Metz a Bruxelles. Su tutta la linea si sono registrati dei successi, anche importanti, da parte tedesca e un complessivo cedimento francese con pesantissime perdite da ambo le parti.

A nord, l’Esercito tedesco ha superato Bruxelles lasciandosi alle spalle la fortezza di Namur e proseguendo verso ovest in direzione della frontiera francese mentre a Namur le artiglierie tempestano i forti di granate e mine che stanno avendo un effetto micidiale sulle difese del belgio. Il fuoco delle batterie tedesche è stato diretto anche sul forte Cognelée.

Per alleggerire la pressione avversaria, gli assediati hanno effettuato un efficace ma costoso contrattacco che ha scompaginato per qualche ora le truppe tedesche e costretto l’artiglieria a sospendere il fuoco sui forti per supportare la fanteria in difficoltà. La situazione complessiva di Namur sembra molto delicata e difficilmente la città potrà resistere a lungo tanto quanto Liegi.

Più a sud continua l’offensiva tedesca a Charleroi. Varcato ormai in più punti il fiume Sambre e potendo contare su un’artiglieria superiore per numero di bocche da fuoco e potenza, le truppe tedesche continuano a premere su quelle francesi che però, grazie alla guida del Generale Lanrezac, retrocedono ordinatamente sfuggendo all’azione di avvolgimento avversaria.

Secondo indiscrezioni il Generale Joffre avrebbe più volte invitato – e poi ordinato – il suo subalterno a sospendere la ritirata e contrattaccare nel tentativo di sfondare le linee nemiche e scardinarne l’offensiva. Lanrezac però si sarebbe opposto per timore di venire accerchiato e avrebbe continuato a far arretrare le proprie linee per scongiurare il rischio di avvolgimento sul fianco sinistro.

Nel secondo giorno di scontri a Charleroi le vittime si contano a decine di migliaia. Le retrovie francesi e tedesche sono sature di feriti e il campo di battaglia è un immenso cimitero con migliaia di caduti.

Complessivamente la giornata si conclude con una sofferenza dell’intero fronte francese, in particolare a Namur e a Charleroi e un sensibile avanzamento dell’offensiva tedesca tale da minacciare le armate francesi all’offensiva in Lorena.

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