Dall’Africa, Adriatico e Olanda

In Africa orientale, nella regine di Aruscka i successi del generale Vandaventer sembrano essere stati maggiori di quanto si pensava in precedenza. Un dispaccio giunto a Londra al generale Smuts infatti riporta che le forze tedesche, circondate negli scontri delle settimane passate e costrette alla resa erano considerevoli. Numerose anche le perdite subite dai tedeschi: 17 tedeschi e 404 soldati indigeni si sono arresi consegnando agli inglesi mitragliatrici e munizioni.

Come vi avevamo preedentemente descritto una delle maggiori difficoltà che stanno incontrando gli austriaci nei Balcani è quello di far giungere gli approvvigionameni alle proprie forze. Le scarse e pessime vie di comunicazione della Bosnia Erzegovine e del resto della regione hanno indotto a tentare la via del mare. Purtroppo per loro i sottomarini francesi che pattugliano il basso adriatico insieme alle nostre unità navali non si sono fatti cogliere di sorpresa. Nella notte dell’8 aprile scorso uno dei loro trasporti è stato intercettato da un sottomarino francese ed è stato colato a picco.

Fonti degne di fede ci riportano che in Olanda il Governo ha requisito l’80% della flotta della compagnia Holland-Amerika. Queste navi si vanno ad unire alle altre precedentemente noleggiate per il trasporto del grano. Va sempre più prendendo piede la convinzione che tutte queste misure sono dirette contro la Germania, che 8 giorni fa era riuscita a far credere agli olandesi della possibile minaccia di uno sbarco inglese sulle loro coste e che per queste ragioni, per mantenere la sicurezza del proprio esercito, i tedeschi stavano ammassando truppe lungo il confine olandese. Sempre a causa di questa mobilitazione, alla camera olandese è stata presentata una mozione per tener pronta alla mobilitazione la classe 1917, quella che in teoria dovrebbe essere richiamata in servizio a partire dal prossimo anno. Grandi rinforzi sono stati mandati nello Zeeland e la fortezza di Flessinga è stata armata con cannoni di grosso calibro.