Vinta la resistenza nemica sull’Altopiano; avanziamo verso Trento

Mentre sul Piave e sul Grappa l’esercito austriaco è in fuga, sull’Altopiano dei Sette Comuni reparti nemici oppongono ancora accanita resistenza; la 48a divisione britannica ha attaccato le posizioni nemiche dell’Assa, venendo respinta su Camporovere e Bosco con ingenti perdite. Di Conseguenza le fanterie della 24a divisione francese hanno attaccato M. Ongara di concerto col fianco sinistro alle divisioni itailiane 14a e 29a che hanno preso la Meletta di Gallio aggirando quindi le posizioni nemiche i cui reparti avevano respinto l’attacco britannico. Più ad est le brigate Murge (259° e 260° fanteria), Lecce (265° e 266° fanteria) e Treviso (115° e 116° fanteria) hanno occupato le Melette di Foza, mentre la brigata Bergamo (25° e 26° fanteria) è giunta fino a M. Lisser; intanto la brigata Ancona (69° e 70°fanteria) ha vinto l’ostinata resistenza nemica occupando M. Spitz ed il Col di Chior. L’attacco delle nostre brigate e delle divisioni alleate ha reso insostenibile la situazione per l’avversario, e conseguentemente il comando austriaco ha ordinato al proprio schieramento di retrocedere verso l’Altopiano di Folgaria. Nel frattempo la 21a divisione ha attaccato il versante nord-orientale dell’Altopiano dei Sette Comuni occupando Primolano e Grigno; la 17a ha occupato Col del Gallo e la 22a ha preso il Col di Lana.

Nel frattempo la brigata Campania (135° e 136° fanteria) sta risalendo la Val Cordevole e la brigata Porto Maurizio (253° e 254° fanteria) è entrata a Belluno dopo accaniti scontri con reparti nemici. Intanto nell’esercito austriaco anche reparti di provata solidità come il 4° Kaiserjäger ed il 3° Kaiserschützen si sono ammutinati.

Intanto la 3a e la 10a armata hanno passato il Livenza e si sono gettati all’inseguimento degli austriaci in fuga; la nostra aviazione mitraglia a bassa quota le colonne nemiche deprimendo il già provato morale dei soldati austriaci impossibilitati a reagire.

Nella pianura friulana i nostri reparti celeri di bersaglieri ciclisti, di autoblindo e le divisioni di cavalleria irrompono tra i reparti nemici in fuga gettandoli nello scompiglio e catturando un gran numero di prigionieri. Stante la situazione, il comando della 6a Armata austriaca ha ordinato il ripiegamento verso la Carnia.

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