Proclama del generale Caviglia ai soldati dell’ottava Armata

Dopo che nella giornata di ieri si è riusciti a far transitare nostri reparti sulla sinistra Piave e si è avanzati all’interno dello schieramento difensivo nemico costringendolo a retrocedere di otto chilometri, il generale Caviglia ha inviato un proclama ai soldati dell’8a Armata da lui comandata al fine di spingerli ad approfittare del momento di crisi dell’avversario per ottenere la vittoria decisiva:

Tutto il popolo italiano guarda in questo momento a noi, cui sono affidate in quest’ora le sorti della Patria. La storia d’Italia futura, forse per un secolo, dipenderà dalla fermezza e dal fervore di cui saranno capaci, nelle prossime ventiquattro ore, gli animi nostri. E’ necessario che stanotte tutti i ponti siano nuovamente gettati. E’ necessario che il maggior numero possibile di unità passino sulla sponda sinistra del fiume. E’ necessario, infine, che le truppe che si trovano oltre Piave attacchino violentemente, tendano con con ogni ardore al raggiungimento degli obiettivi prefissi. E’ l’Italia che l’ordina, noi dobbiamo obbedire”.

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