Nikolaj Aleksandrovič Romanov è nato a Carskoe Selo il 6 maggio del 1868, figlio dello zar Alessandro III e di Marija Fëdorovna. Ha seguito gli studi a San Pietroburgo in scienze politiche ed economiche contemporanemanete a quelli militari; nel novembre del 1894 muore suo padre ed egli diventa zar e poco dopo sposa la granduchessa Alice d’Assia.
Nel complesso si rivela debole di carattere ed inadeguato al ruolo che ricopre, venendo continuamente plagiato e manovrato da molti, tra i quali il ben noto santone Rasputin.
In politica estera crea un forte legame con la Francia, acquista Port Arthur dalla Cina e tenta un’espansione ad est verso la Manciuria e la Corea, cosa che scatena la guerra col Giappone nel 1904 conclusasi l’anno dopo con una totale disfatta.
In quello stesso 1905 ci sarà la frattura col popolo, quando le proteste di piazza verranno soffocate nel sangue; sempre nel 1905 dovrà concedere le libertà costituzionali e l’istituzione della Duma, il parlamento russo. L’anno dopo riaffermò però il proprio poter assoluto, e la Duma verrò sciolta e ricostituita più volte.
Nel 1914 entra in guerra contro Germania ed Austria-Ungheria, ma il suo esercito subisce umilianti sconfitte; il senso di frustrazione per i disastri militari e la gravissima crisi economica porteranno alla rivoluzione di febbraio nel 1917, in conseguenza della quale abdicò, e a quella di ottobre dello stesso anno. Lo zar verrà quindi arrestato ed imprigionato con tutta la sua famiglia. Il 17 luglio del 1918 è stato fucilato dai bolscevichi assieme alla moglie, l’erede al trono Alessio, e le figlie Olga, Tatiana, Maria ed Anastasia.
