Fanteria Italiana sullo Zugna

Iniziata offensiva italiana verso Gorizia. Caduto Enrico Toti

Alle prime ore di stamane le artiglierie italiane schierate davanti a Gorizia, compreso un gran numero di bombarde, hanno preso a martellare con estrema violenza le posizioni austriache a difesa della testa di ponte.
In previsione del balzo offensivo, i reparti italiani della seconda e terza armata sono così schierati:
VI corpo gen. Capello: dal M. Sabotino a Lucinico, 4 divisioni per un totale di 74 battaglioni
XI corpo gen. Cigliana: settore S. Michele-S. Martino, 2 divisioni per complessivi 37 battaglioni
XIII gen. Ciancio: settore centrale del Carso, con 19 battaglioni
In riserva l’VIII corpo gen. Ruggeri Raderchi, XXVI corpo gen. Cavaciocchi
In totale 200 battaglioni di fanteria, con 56 pezzi di grosso calibro, 417 di medio, 703 di piccolo e 774 bombarde. La maggior concentrazione di bocche da fuoco si rileva nel settore del VI corpo con 54 pezzi di grosso calibro, 244 di medio, 305 di piccolo e gran parte delle bombarde.
Le forze austro-ungariche a difesa del settore sono costituite da 80 battaglioni di fanteria, dato che la Strafexpedition dei mesi scorsi e l’offensiva russa in Galizia hanno parecchio diminuito la disponibilità di truppe per il fronte dell’Isonzo; le bocche da fuoco a disposizione del comando austriaco in questo settore ammontano a 640 pezzi in totale, di cui 16 di grosso calibro, 131 di medio e i restanti di piccolo calibro.
Contemporaneamente sul Carso isontino le artiglierie dell’XI corpo hanno iniziato un’efficace azione sulle linee avversarie, che ha portato alla distruzione di gran parte delle difese accessorie a protezione delle stesse. Con l’allungamento del tiro delle artiglierie, i reparti della 22a divisione hanno iniziato l’attacco contro il S. Michele e la brigata Catanzaro ha conquistato Cima 1 e Cima 2, mentre la brigata Brescia ha occupato Cima 3 e Cima 4; importanti progressi anche nel settore d’attacco della brigata Ferrara. Sulla destra la 21a divisione ha occupato il primo ordine di trincee austriache in prossimità dei ruderi di S. Martino. Nell’attacco presso quota 85 ad est di Monfalcone è caduto Enrico Toti, volontario civile privo di uno degli arti inferiori, entrato a far parte del 3° battaglione bersaglieri ciclisti; colpito dal fuoco nemico ha lanciato la sua gruccia contro la trincea austriaca in gesto di estrema lotta, e prima di spirare ha baciato le piume sul suo elmetto.

FacebooktwitterredditpinterestlinkedinmailFacebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

'Iniziata offensiva italiana verso Gorizia. Caduto Enrico Toti' has no comments

Be the first to comment this post!

Would you like to share your thoughts?

www.notiziedalfornte.it: La prima guerra mandiale dopo 100 anni powered by P2Easy.com