I tedeschi hanno partecipato alla guerra sul fronte italiano dando il loro fondamentale contributo alla vittoria nemica a Caporetto. La 14a Armata tedesca era comandata dal generale von Below, avendo come capo di Stato Maggiore il generale Krafft von Dellmensingen, ed aveva una struttura improntata alla tipica guerra di montagna, particolarmente per il reclutamento che privilegiava soldati di provenineza bavarese affiancati da soldati austriaci reclutati nelle regioni tedesche dell’impero. L’Armata era formata da quattro corpi d’armata, con reparti misti di artiglieria tedesca ed austriaca:
gruppo Krauss, principalmente austriaco rafforzato da un battaglione tedesco di lanciagas con dotazione di fosgene, e la Deutsche Jäger Division
gruppo Stein, comprendente l’Alpenkorps nelle cui fila militava l’ottimo battaglione da montagna del Wüttenberg formato da sei compagnie di alpenjäger, unità d’élite dell’esercito tedesco responsabile dello sfondamento del fronte italiano a Tolmino
gruppo von Berrer, formato da due divisioni una delle quali di Jäger bavaresi
gruppo Scotti, prevalentemente austriaco, rafforzato dalla 5a divisione fanteria tedesca, distintasi l’11 dicembre 1917 nella conquista della cima dello Spinoncia sul massiccio del Grappa
Tra i reparti tedeschi inviati sul fronte italiano era abbondante quindi la presenza di Jäger, ossia truppe leggere e molto mobili in grado di muoversi ad agire in autonomia (soprattutto grazie all’alto livello addestrativo di ufficiali e sottufficiali), adatte quindi alla realizzazione della tattica offensiva usata dai tedeschi sul fronte italiano: lanciarsi in profondità nel nostro sistema difensivo oltrepassando rapidamente i punti di resistenza italiani sui capisaldi montani lasciandone l’annientamento alla fanteria di linea. Il crollo del sistema difensivo italiano fu soprattutto merito di questi reparti, la cui fulminea avanzata fu rallentata per nostra fortuna dalle lente e pesanti unità della fanteria di linea austro-ungarica.
