Data la difficoltà di far affluire i necessari rincalzi col Piave in piena, nondimeno per l’accanita resistenza dei reparti italiani, il comando della 6a Armata imperiale ha ordinato il ripiegamento dal Montello, la cui conquista completa non è risultata conseguibile peri i citati motivi; gli austriaci stanno riattraversando con grosse difficoltà il fiume, ma senza essere incalzati dai nostri reparti, come teoricamente dovrebbe avvenire. La perdita delle pendici del settore nord-est del Montello, ed il successivo mancato inseguimento del nemico in ritirata, hanno pertanto determinato nel Comando Supremo la decisione di rimuovere il generale Pennella dal comando dell’8a Armata; l’incarico è stato assunto dal generale Caviglia, che ha subito fatto visita alle prime linee per sincerarsi del morale e delle condizioni materiali della truppa. Successivamente il generale si è recato presso l’abitato di Nervesa constatando il gran numero di edifici in fiamme e di cadaveri insepolti, a testimonianza di quanto siano stati accaniti i combattimenti degli scorsi giorni.
