Giovanni Battista Caproni

Giovanni Battista Caproni nacque ad Arco, vicino Trento (territorio austriaco), il 3 luglio del 1886, ed è noto come uno dei pionieri dell’aviazione italiana. Dato che i genitori erano piccoli proprietari di classe agiata, Giovanni Battista poté avere una istruzione di livello, arrivando a laurearsi in ingegneria presso il Politecnico di Monaco di Baviera nel 1907. Successivamente si specializzerà in elettrotecnica a Liegi, cominciando a maturare il proprio interesse per l’aeronautica dopo aver assistito ad una dimostrazione dei fratelli Wright, entrando poi in contatto con diversi pionieri dell’aeronautica a Parigi.

Tornato ad Arco, realizzò un aliante e il suo primo velivolo a motore assieme all’amico e compagno di studi Henri Conadă, al fratello maggiore Federico e il meccanico e collaudatore Ugo Sandri Tabacchi. Coerentemente con i suoi sentimenti irredentisti, nel 1910 si trasferì in territorio italiano, dove fondò l’azienda che prese il suo nome, la “Società di aviazione fratelli Caproni”, presso la Cascina Malpensa in località Somma Lombardo.Successivamente l’azienda si trasferì a Vizzola Ticino, fondando la relativa scuola di volo, e a partire dal 1911 sviluppò diversi modelli di monoplani, non riuscendo però a vincere il primo concorso indetto peril settore dalle autorità militari italiane, nel 1913.

L’azienda entrò in una grave crisi economica e fu acquistata dallo stato italiano, rimanendo Giovanni Battista come direttore tecnico. Cominciò quindi lo sviluppo dei trimotori da bombardamento, con il fondamentale contributo di Giulio Douhet, comandante del battaglione aviatori del Regio Esercito, realizzando ottimi apparecchi che hanno suscitato interesse anche presso altre nazioni. Cominciava a farsi strada il concetto di bombardamento strategico, ossia l’andare a colpire il nemico nel suo potenziale produttivo industriale e nella forza di resistenza morale della popolazione.

Poco prima dello scoppio della guerra nel 1914, il governo austro­ungarico, tramite le insistenze del colonnello Uzelac, comandante dell’aviazione austro­ungarica, invitò il Caproni a trasferire l’attività in territorio imperiale, offrendogli anche un generoso compenso economico, ma questi rifiutò. Dall’inizio della guerra i bombardieri Caproni hanno effettuato numerose incursioni in territorio nemico, tra le quali ricordiamo: il bombardamento del campo di aviazione austriaco di Aisovizza il 20 agosto del 1915, il bombardamento di Castagnevizza il 7 ottobre dello stesso anno, e la rappresaglia su Lubiana del 1 febbraio scorso in risposta al bombardamento austriaco di Milano e Monza.

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