Fabio Filzi, nato a Pisino (in Istria) è stato un irredentista istriano, ufficiale del Regio Esercito Italiano. Suo padre era originario di Rovereto, città in cui fece ritorno nel 1892, portandosi dietro la famiglia; li Fabio entrò in contatto con gli ambienti irredentisti trentini. Nel 1904 svolse il servizio di leva nell’esercito imperiale austriaco, venendo bollato come politicamente sospetto per manifesti sentimenti di italianità. Arrivò a sfidare a duello un ufficiale che aveva pronunciato frasi ingiuriose contro l’Italia; il duello non ebbe luogo per l’intervento del comandante del reparto. Nel novembre del 1906 prese parte agli scontri che ebbero luogo a Graz tra studenti italiani e tedeschi, rimanendo ferito. All’ingresso dell’Italia in guerra ha disertato dall’esercito imperiale per arruolarsi volontario nel Regio Esercito; ha quindi preso parte ai combattimenti per il possesso del Monte Corno, come ufficiale subalterno di Cesare Battisti, venendo con questi catturato il 10 luglio 1916. Dopo un processo burla è stato condannato a morte e ucciso il 12 luglio nel Castello del Buonconsiglio a Trento assieme al suo comandante. Anche Fabio Filzi sarà ricordato come martire dell’irredentismo di quelle terre italiane ancora soggette alla dominazione austriaca per la cui liberazione oggi l’Italia combatte.
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