Avanziamo anche sul Grappa; gli austriaci in fuga si vendicano sui civili

Mentre sempre più reparti dell’esercito austro-ungarico si danno alla fuga, i nostri li incalzano ed avanzano continuamente; la 26a divisione avanza verso le Melette, la 7a risale il Canal del Brenta ed il 69° fanteria (brigata Ancona) è giunto a Cismon catturando gran parte della 4a divisione austriaca ed i relativi pezzi a lunga gittatta che avevano bersagliati Bassano. La brigata Massa Carrara (251° e 252° fanteria) ha preso il M. Prasolan e prosegue verso M. Fredina; intanto sono cadute le contesissime quote dei Solaroli, Spinoncia e Madal; gli austriaci sono anche in questo settore evidentemente in fuga, ragione per cui gli squadroni di cavalleria del reggimento Padova sono partiti da Bassano per lanciarsi all’inseguimento. Le brigate Bologna (39° e 40° fanteria) e Lombardia (73° e 74° fanteria) si sono spinte verso le alture attorno a Feltre per intercettare la ritirata nemica. I battaglioni alpini Ponte di Cadore ed Exilles sono partiti dal Valderòa ed hanno occupato i monti Fontanasecca e Peùrna e sono giunti a Rasai in tempo a catturare un reparto austriaco che stava per fucilare venti civili insorti alla notizia dell’arrivo degli italiani.

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