Accordo italo-inglese sulle forniture di carbone

L’Italia ha denunciato il trattato di navigazione italo-tedesco, e il Governo di Sua Maestà ha decretato di avvalersi della facoltà di mettere sotto controllo, e sequestrare se necessario, tutte le aziende i cui capitali appartengono totalmente o in parte a cittadini di stati nemici o di stati alleati dei nemici dell’Italia.

Inoltre, nella giornata di ieri si è svolto a Pallanza un convegno tra il ministro inglese del commercio Runcimann e sir Rod, ambasciatore inglese in Italia, con il ministro dell’Industria, Commercio e Lavoro on. De Nava, il ministro delle Armi e Munizioni, gen. Dallolio, e il titolare del Ministero dei Trasporti Marittimi e Ferroviari, on. Arlotta, relativamente ad accordi bilaterali in materia di commercio tra le due nazioni alleate. Riguardo le forniture di carbone che l’Inghilterra intende garantire all’Italia, il ministro Runcimann ha dichiarato che “il popolo inglese soffrirà serenamente perché quello italiano possa essere provvisto di carbone”.
La conclusione a buon fine del convegno italo-inglese è senz’altro in gran parte dovuto al credito acquisito dall’Italia grazie alla recente vittoria del Regio Esercito sul fronte dell’Isonzo, che ha portato le armi di Sua Maestà a conquistare e liberare la città irredenta di Gorizia.

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