La fallita offensiva austriaca: il bilancio

L’offensiva austriaca in Italia, conclusasi con una netta vittoria difensiva italiana ed il ritiro delle truppe imperiali oltre il Piave, porta il seguente bilancio

italiani: 6.110 morti, 27.560 feriti, 51.857 dispersi (le cifre comprendono le perdite franco-britanniche)
austro-ungarici: 11.645 morti, 80.853 feriti, 25.550 dispersi

L’esercito austriaco ha impiegato un gran quantità di forze nell’offensiva, ma la dispersione in più direttrici d’attacco, che rispecchiava la diversa concezione operativa dei generali Conrad e Boroevič, ha determinato il fallimento della stessa; va comunque detto che le truppe hanno dimostrato di avere ancora un notevole spirito combattivo.

Va poi riconosciuto che gli austro-ungarici hanno sopportato i grossi disagi dovuti alle cattive condizioni materiali del loro esercito durante la battaglia: la nostra artiglieria distruggeva continuamente i ponti sul Piave, rendendo impossibili o comunque gravemente insufficienti i rifornimenti ai reparti nemici attaccanti, i cui soldati hanno patito la fame e la sete, continuamente martoriati dall’aviazione italiana ed alleata che per tutta la durata della battaglia ha avuto la totale supremazia aerea. I riusciti contrattacchi delle nostre truppe, tanto vigorosi che ad un tratto da difensori siamo divenuti attaccanti, hanno poi fatto il resto.

Riguardo la possibilità di incalzare da subito il nemico sconfitto, come da alcuni ipotizzato, era senz’altro da escludere: l’esercito austro-ungarico ha subito una dura sconfitta che senz’altro avrà gravi conseguenze militari e politiche, ma la sua efficacia combattiva è ancora elevata, e dopo essersi ritirato oltre il Piave ha saldamente rioccupato le munite posizioni di partenza. L’Esercito italiano vibra di entusiasmo per la recente vittoria, ma è altresì esausto ed un’offensiva in grande stile contro un nemico fortificato, attraversando poi un grande fiume come il Piave, non può essere improvvisata; un’offensiva non adeguatamente pianificata ed in condizioni non adeguate ci farebbe correre il serio rischio di trovarci nella stessa condizione in cui si sono trovati gli austriaci.

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