Fanteria Italiana sullo Zugna

Altri progressi italiani sul Carso

Mentre nel settore di Gorizia la situazione nelle ultime ore è rimasta sostanzialmente stabile, sul Carso sono in atto importanti movimenti dei reparti e delle artiglierie italiane in fase di posizionamento dopo i successi dei giorni scorsi, che hanno imposto al comando austriaco di indietreggiare e riposizionarsi su linee più arretrate e difendibili. Nel settore del VII corpo sono stati occupati il Debeli e la quota 121 presso Monfalcone, il XIII corpo ha conquistato quota 208 e la brigata Macerata ha preso il Crni Hrib, mentre sono stati presi anche il Nad Logem e Opacchiasella. Complessivamente dall’inizio dell’offensiva i raparti italiani sono avanzati in territorio nemico per ben 15 Km.
Continua intanto l’afflusso di rinforzi austriaci verso la linea del fronte: una brigata da montagna più altri sedici battaglioni e sei batterie sono giunti in linea, avanguardie di una intera divisione.
Quelle che si credeva fossero delle truppe di retroguardia a difesa della ritirata nemica, si sono rivelate essere delle consistenti forze trincerate su posizioni formidabili approntate da tempo. La conquista di Gorizia e della conca in cui essa è situata, senza il possesso delle alture circostanti, ripropone la situazione tattica precedente la presa della città: gli austriaci continuano a dominare dall’alto il campo di battaglia, e agli italiani si ripresenta il gravoso compito di attaccare linee fortificate poste su posizioni dominanti rispetto alle loro.

CarsoC

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