Truppe Austro-Ungariche ai confini della Serbia

Consiglio dei Ministri a Vienna – Forti concentramenti di truppe al confine con la Serbia – Le dichiarazioni del Primo Ministro serbo

Si è tenuto a Vienna il Consiglio dei Ministri in cui si è discusso a lungo dei fatti di Sarajevo, delle misure da adottare per neutralizzare i movimenti e la propaganda irrendentista della Bosnia-Erzegovina. Secondo indiscrezioni non all’ordine del giorno non erano in discussione misure militari contro la Serbia ma nel corso di una riunione precedente al Consiglio dei Ministri, alla quale erano presenti l’ammiraglio Anton Haus e il Comandante Supremo Konrad, si è discusso delle eventuali misure militari da prendere contro la Serbia nel caso in cui l’inchiesta sui fatti di Sarajevo porti chiaramente ad un’implicazione del Governo serbo nel complotto per l’assassino degli Arciduchi.

Nikola Pasic

Al momento, però, nessun chiaro indizio emerge in tal senso come del resto lascia pensare l’autografo Imperiale nel quale si allude ad un gruppo di folli piuttosto che ad un complotto internazionale.

Forte concentrazione di truppe Austro-Ungariche è stata rilevata da osservatori della stampa internazionale al confine con il Regno di Serbia. Da giorni molte squadre di operai erano a lavoro per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle vie di comunicazione e l’allestimento di una linea fortificata attorno alla quale si sta coagulando un vasto corpo armato.

Il giornale Temps da Belgrado comunica che le truppe Austro-Ungariche hanno ricevuto l’ordine di schierarsi e prepararsi per eventuali azioni del Regno di Serbia nel caso di sollevazioni da parte delle popolazioni serbe e croate da giorni sottoposte a persecuzioni nei moti antiserbi che hanno sconvolto la regione.

In un comunicato ufficiale, il Primo Ministro Pasic smentisce ogni coinvolgimento nei fatti di Sarajevo e sottolinea come la Serbia abbia prontamente collaborato con le Autorità Austro-Ungariche fornendo le informazioni richieste sui sudditi serbi espulsi dalle scuole per via degli scioperi.