Russi sempre più vicini a Trebisonda

Truppe russe sono sbarcate nella notte del 4 vicino ad Atina a circa 100 km da Trebisonda. Lo sbarco avvenuto con la copertura della flotta del Mar Nero che in questi giorni non sembra trovare opposizione turca. Le truppe sbarcate hanno immediatamente mosso a sud verso l’entroterra senza trovare particolare opposizione facendo 232 prigionieri tra ufficiali e soldati di truppa e requisendo materiale tra cui 2 cannoni. Il giorno 5 è caduto in mano russa il villaggio di Mapavri. La situazione militare turca sembra essere sempre più disperata. I rinforzi faticano ad arrivare al fronte anche a causa delle inefficienti vie di comunicazione. Questi rischiano di essere facile preda dei russi che stanno avanzando su 3 direttrici distinte: dal Mar Nero, da Erzerum e dal confine persiano. I turchi si preparano a reagire predisponendo una linea difensiva da Cesarea a Siva spostando parte dei corpi d’armata a difesa dei Dardanelli ma al momenti solo uno degli 8  corpi d’armata è stato spostato in Armenia e la sua artiglieria, spedita via nave si teme possa essere finita in mano russa. Gli altri corpi d’armata al momento restano a guardia del confine con la Tracia a Kirk-Kilisse, i Giovani Turchi infatti diffidano della Bulgaria nonostante le rassicurazioni della Germania.

La città di Sebastia a est di Erzerum è stata distrutta da un incendio avvenuto a seguito di una forte esplosione. Foti turche affermano che questo sia avvenuto a seguito di un terremoto, un incidente quindi ma altre fonti affermano che siano stati gli stessi turchi in rotta nella regione a dar fuoco al deposito di esplosivi ed a causare l’incendio che ha distrutto la città.

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