Rumeni in ripiegamento dalla Transilvania

La Romania, il cui esercito è comandato da re Ferdinando in persona che ha come consigliere militare il generale francese Berthelot, sta subendo l’azione offensiva degli Imperi Centrali e dei loro alleati. Il fronte nord (quello della Transilvania, rivendicata dalla Romania) vede schierato il grosso dell’esercito rumeno, con l’ala sinistra appoggiata allo schieramento dell’esercito russo. Sulla frontiera meridionale, quella con la Bulgaria, i rumeni attuano invece una strategia di tipo difensivo. Di contro, gli Imperi Centrali schierano in Transilvania la 10^a armata austriaca comandata dal generale Arz von Straussenberg e la 9^a austro-tedesca comandata dal gen. Falkenhayn; sul Danubio sono schierati reparti tedeschi, bulgari e turchi al comando del gen. Mackensen. Dato il successo dell’offensiva di questi ultimi negli scorsi giorni, che ha permesso loro di occupare la regione rumena della Dobrugia (rivendicata dalla Bulgaria, che l’aveva dovuta cedere dopo la Secoda Guerra Balcanica nel 1913), il comando rumeno ha dovuto sottrarre consistenti reparti dal fronte nord, cosa che ha notevolmente rallentato la spinta offensiva che dopo l’ingresso in guerra (27 agosto) aveva permesso all’esercito rumeno di avanzare profondamente in territorio transilvano. Conseguentemente le truppe rumene non sono state in grado di respingere l’offensiva di Falkenhayn che ha permesso alle sue truppe di riprendere i territori che i rumeni avevano conquistato all’inizio di settembre.