La risposta di Cadorna al telegramma del presidente del consiglio si è fatta attendere solo 2 giorni con una lettera in cui sono incluse le sue dimissioni. Il presidente del consiglio ha posto quindi la questione all’attenzione del nostro Sovrano precisando:
“il linguaggio del generale Cadorna mi impedisce di licenziare in quel momento lo Zuppelli senza scapito della mia dignità di presidente. Con perfetta tranquillità di spirito ritengo però che in questo momento sia nell’interesse del Paese minor danno cambiare il Ministro che non cambiare il capo di stato maggiore. Perciò rassegno le mie dimissioni e resto in attesa degli ordini di Sua Maestà.”
Il Re ha posto fine alla questione parlando con Cadorna e facendo in modo che, almeno per il momento non ci fossero le dimissioni di nessuno. Nella questione di forma l’ha avuta vinta il presidente Salandra ma, nella sostanza, il generale Cadorna ne esce come vincitore morale. Questa tregua non andrà avanti ancora per molto tempo.
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