René Paul Fonck Asso degli Assi francese

Di lui l’amico Claude Haegelen soleva dire: “E’ un noioso spaccone, quasi uno scocciatore, ma in cielo, un fioretto tagliente, una spada di acciaio temperato con un coraggio immacolato un’abilità senza prezzo…
Ma non si dimenticherà mai di avervi soccorso, e non permetterà di dimenticarlo neanche a voi. Presto vi farà desiderare di non essere stati salvati affatto.”

Sicuramente meno amato e celebrato dai francesi rispetto ad altri celebri assi francesi quali Guynemer e Nungeser è però uno dei maggiori assi dell’aviazione francese avendo raggiunto il giorno 25 maggio 1918 il suo 68° abbattimento riconosciuto.
René Paul Fonck è nato il 27 marzo 1894 a Saulcy-sur-Merthe, figlio di un “sagard”, come venivano chiamati gli operai dei mulini dei Vosgi, da giovane iniziò a lavorare come apprendista meccanico.
Il 22 agosto 1914 è arruolato presso l’XI reggimento del genio, e passa alcuni mesi scavando trincee, costruendo ponti e riparando strade. Nel febbraio del 1915 ottiene il trasferimento nel corpo aeronautico a Saint-Cyr e successivamente è trasferito a Le Crotoy. Le sue prime missioni operative furono sui biposto da ricognizione Caudron G4 sul quale ottiene la sua prima vittoria nel luglio 1916.
Celebre l’azione da lui compiuta nell’agosto dello stesso anno quando, senza sparare un solo colpo, attaccò un Rumpler C-III nemico e molto abilmente, volandogli vicinissimo ma senza mai entrare nel campo di tiro del mitragliere, lo costringe sempre più in basso, sino a farlo atterrare perfettamente intatto dietro le linee francesi.
Questa impresa consente a Fonck di essere assegnato alla squadriglia delle “Cicogne”, che raggruppava “l’elite” dei piloti francesi (tra cui Guynemer, che presto ne otterrà il comando) e finalmente può sedere ai comandi di un vero caccia. Gli viene affidato uno Spad XIII nel maggio del 1917 e con esso, in meno di due settimane diventa un asso (5 vittorie). Alla fine le 1917 è già a quota 18 e viene insignito della “Legion d’Onore”.
Il 30 settembre Fonck abbatte un Rumpler tedesco con sole due raffiche. I fanti francesi, ispezionandone il relitto rinvengono i documenti del pilota: è Kurt Wissermann, il pilota a cui alcuni giorni prima i tedeschi avevano attribuito l’abbattimento dell’asso francese Guynemer, comandante delle Cicogne.
Fonck dichiarerà ai giornalisti di “Aver così vendicato il mio caro amico Georges Guynemer”, in realtà i due non furono mai veramente amici, anche causa del carattere dello stesso Fonck.
Nell’ottobre del 1917, ottiene altri 4 successi confermati per poi lasciare il fronte a Natale in licenza matrimoniale. Torna in servizio a gennaio abbattendo subito 2 nemici, un Albatros ed un Fokker, in un solo giorno. Il 9 maggio 1918, in un sol giorno abbatte sei aerei decollando solo nel pomeriggio a causa delle pessime condizioni meteo. Fonck incontra e abbatte in tre minuti un ricognitore tedesco e i suoi due caccia di scorta. Rientra al campo, fa il pieno e ridecolla alle 5,30 e intorno alle 18,30 abbatte un altro ricognitore tedesco e 2 dei nove caccia di scorta prima di disimpegnarsi.

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