Papa Pio X

Nato il 2 giugno 1835 a Riese, nella marca trevigiana,al secolo Giuseppe Melchiorre Sarto, era vescovo di Roma e Papa della Chiesa Cattolica dal 1903.

Secondo di 10 figli in una famiglia modesta (padre fattore e madre sarta) entrò in seminario a Padova all’età di 15 anni. Divenne cappellano a Tombolo e poi arciprete a Salzano. Nel 1875 è canonico della cattedrale di Treviso dove fu anche direttore spirituale del seminario diocesano. Nel 1884 è vescovo di Mantova e come vescovo partecipò al primo congresso catechistico a Piacenza. Favorevole ad un “catechismo popolare storico-dogmatico-morale”  che, secondo la sua concezione, doveva essere redatto in domande brevi e risposte brevissime, comune a tutta Italia, che fosse quindi più comprensibile per le masse.

Alla sua nomina a Patriarca di Venezia seguirono delle polemiche internazionali: secondo lo stato Italiano, tale nomina spettava al Re d’Italia ma Sarto fu scelto su pressione dell’Imperatore d’Austria. Con la nomina a Patriarca divenne anche Cardinale nel concistoro tenuto nel giugno 1893.

10 anni dopo, alla morte di Papa Leone XIII, il conclave d’agosto si apre con le pressioni dell’Imperatore Francesco Giuseppe d’Asburgo che, esercitando il suo antico privilegio di sovrano cattolico, pone il veto sulla nomina del Cardinale Rampolla, troppo vicino alla Francia e colpevole di aver tentato di negare la sepoltura cristiana all’Arciduca Rodolfo dopo i fatti di Mayerling.

Questo veto portò l’orientamento dei cardinali verso il futuro Pio X che fu eletto dopo soli 3 giori il 4 agosto 1903.

In vaticano visse tenendo una condotta molto umile, assistito dalle sue sorelle, e tenne una linea teologica “tradizionalista”, impegnandosi contro il modernismo e cercando di riformare il diritto canonico. Si impegnò anche a riformare la curia romana, con una riforma della tassazione e sopprimendo alcuni dicasteri divenuti ormai inutili.

Il Pontefice, consapevole della sua poca esperienza in campo politico, seppe circondarsi di validi collaboratori che sopperirono a queste sue lacune, in particolare il cardinale Rafael Merry del Val y Zulueta, che ebbe praticamente carta bianca nel decidere la linea politica del Vaticano.