Notifica dell’Austria-Ungheria alle nazioni neutrali

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L’Austria-Ungheria, nella notificazione dello stato di guerra alle potenze neutrali, ha dichiarato di volersi attenere durante le operazioni di guerra alla dichiarazione di Londra del 26 febbraio 1909, concernente il “diritto della guerra sul mare”.

Negli articoli 22 e 24 di questa dichiarazione, sono menzionati:

I – quale “contrabbando di guerra” i seguenti oggetti e materie:

Armi d’ogni sorta, comprese le armi da caccia e loro parti …
Proiettili, cartuccie, cartocci d’ogni specie, come pure loro parti …
Polvere ed esplosivi …
Affusti, carri da munizioni, avantreni … fucine da campo …
Pezzi di vestiario e d’equipaggiamento miltare …
Attrezzi militari …
Animali da sella, da tiro e da soma …
Attrezzi d’accampamento …
Piastre da corazza
Navi da guerra ed altri natanti da guerra …
Instrumenti ed apparati, costruiti esclusivamente per la fabbricazione di munizioni da guerra …

II – quale “contrabbando di guerra relativo”:

Viveri
Foraggi e granaglie atte al nutrimento di animali
Vesti, stoffe calzature …
Oro e argento …
Natanti d’ogni specie i quali possano venir impiegati in guerra …
Navi, natanti, docks galleggianti …
Materiale ferroviario fisso e rotante …
Navi aeree e macchine per volare …
Polvere ed esplosivi …
Filo di ferro aculeato …
Ferri da cavallo e materiale da maniscalco …
Fornimenti e selle militari
Binocoli, cannocchiali, cronometri …

Secondo l’articolo 30 della dichiarazione del diritto della guerra marittima di Londra, tali oggetti soggiaciono alla confisca se viene accertato che essi sono destinati per il territorio nemico, occupato dal nemico o comunque per le forze nemiche.