Movimenti rivoluzionari all’interno della Russia

I Bolscevichi sono la corrente maggioritaria (dal russo bol’sevik ‘’maggioritario’’) e rivoluzionaria del partito Operaio Socialdemocratico Russo e, all’interno dello stesso partito, si contrappongono ai Menscevichi (dal russo men’sevik ‘’minoritario’’), la corrente più riformista. Tale frattura si è determinata durante il congresso del partito che si tenne a Londra nel 1903.

Il loro obiettivo è quello di rovesciare lo Zar tramite un atto rivoluzionario senza passare attraverso una alleanza con i partiti di ispirazione liberale e democratica, considerati uno strumento atto a tutelare gli interessi della classe borghese. Il loro capo Vladimir Lenin sostiene che la coscienza di classe non si sviluppa spontaneamente tar gli appartenenti alla classe proletaria, ma può svilupparsi dall’esterno attraverso l’azione di un partito fortemente centralizzato e con una impostazione rigidamente gerarchica, il cui scopo deve essere quello di prendere il potere per instaurare la dittatura del proletariato.

Anche l’atteggiamento riguardo il conflitto in corso divide i due schieramenti, dato che mentre i bolscevichi sono decisamente contrari alla guerra, i menscevichi si dividono in una corrente internazionalista ed una patriottica.