Movimenti della flotta tedesca?

L’agenzia di stampa scandinava Information riporterebbe, stando ad alcuni telegrammi pervenutici, che la flotta tedesca si starebbe preparando per uscire in alto mare. Come già altre fonti pensavano, il cambio della guardia al vertice dei giorni scorsi era il preludio ad un cambio di approccio tattico. I tedeschi, incalzati dalla necessità di ottenere rapidi risultati, starebbero preparando un offensiva colpendo al tempo stesso su terra, mare ed aria e Verdun sarebbe solamente il preludio.

Il Governo italiano intanto ha rivistorecentemente  un decreto, emesso lo scorso giugno, per la confisca della proprietà nemica per costituire un fondo di indennità per compensare i danni sofferti a causa di bombardamenti su città aperte, porti, edifici e per l’affondamento di navi mercantili. Tale decreto, visto l’evolversi della guera dei sottomarini tedeschi, sembra abbia fatto scuola tra gli alleati che stanno valutando di agire allo stesso modo. Tramite l’ambasciatore americano a Berlino, Francia ed Inghilterra avrebbero fatto sapere la loro intenzione di esigere un adeguato compenso sia in contanti, sia dietro appropriazione di proprietà nemiche per i danni subiti dall’affondamento del naviglio mercantile ad opera dei famigerati U-boot. Il Daily Mail si spinge addirittura a suggerire al Governo olandese di fare altrettanto per l’affondamento recente del Tubantia.

Il Brasile sembra dispsto a seguire l’esempio portoghese, già 27 piroscafi tedeschi sono stati requisiti che uniti ai 74 già requisiti in Portogallo costituiscono un sequestro considerevole ed un doppio danno per la Germania: questi vapori ormai non le appartengono più ed in caso di sconfitta bellica, non rientrerebbero nelle possibili risorse per rimediare ai danni di guerra. Questa sembra essere la ragione principale per cui la Germania sta cercando di non entrare in guerra anche con li Stati Uniti nei loro porti infatti si trovano numerose importanti navi internate da mesi.

Bailin, direttore della rotta commerciale Amburgo-America aveva più volte avvisato il Governo imperiale che questa poteva essere la conseguenza della lotta degli U-boot, la confisca dei natanti da parte di stati neutrali.

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