Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III ha conferito il sei ottobre scorso la Medaglia d’Oro al Valore militare al Sergente Giovanni Rossi della 10° Compagnia del 1° Reggimento Genio Zappatori.
Ecco le motivazioni dell’Onoreficenza:
Per tre volte, con slancio ed ardimento, guidava tre squadre di volontari di un battaglione sotto un reticolato nemico per collocare e farvi brillare tubi esplosivi. La terza volta cadeva ferito a morte dopo aver assolto il compito affidatogli. Alture di Polazzo, 2 luglio 1915.
Il Sergente Rossi, già aiuto geometra del Genio civile, ha risposto tra i primi alla chiamata alle armi e il 1 maggio ha preso servizio nel Genio Zappatori, in seno alla Terza Armata.
Distintosi in numerosi combattimenti per l’ardimento, ha partecipato agli scontri sulla piana di Monfalcone, inondata dal nemico per ostacolare le truppe italiane, e sui cambi di battaglia dell’Isonzo. Esperto nell’uso dei tubi esplosivi, il fatale 2 luglio è uscito dalle trincee italiane, guidando tre squadre di volontari, per preparare l’attacco alle difese austro-ungariche. Nonostante il terribile fuoco nemico, il Sergente Giovanni Rossi è riuscito a condurre i suoi uomini fin sotto le linee nemiche e a collocare gli ordnigni esplosivi e farli brillare. Colpito tre volte da palle nemiche, è caduto sul campo di battaglia dopo aver portato a termine con successo l’incarico e aver aperto un varco per i commilitoni.
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