Loos: è carneficina

Nonostante la sfiducia nei più alti ranghi britannici, il BEF ha oggi rinnovato la spinta offensiva nel settore di Loos.

In una situazione strategicamente sfavorevole ( le riserve sono arrivate in zona operativa sfiancate da una lunga e faticosa marcia di avvicinamento e in alcuni casi sono giunte al fronte decimate dal fuoco di sbarramento nemico o lontane dalla propria destinazione per via della confusione imperante sul campo di battaglia ), in una posizione difficilmente incuneata in saldi roccaforti tedesce, le truppe inglesi alle 11.00 di questa mattina si sono nuovamente lanciate all’attacco.

A Loos oggi l’aria era grigia e nebbiosa, le nuvole cariche di pioggia e il terreno impantanato e acquitrinoso come nei giorni passati.

L’artiglieria britannica, dopo quattro giorni di intensi bombardamenti, è praticamente rimasta silenziosa per via. Nonostante l’opera del Ministro delle Munizioni Lloyd George, le dotazioni di proiettili dei cannoni britannici si sono quasi subito esauriti e oggi l’artiglieria ha potuto effettuare pochi tiri e poi ha dovuto tacere. Praticamente prive del sostegno dell’artiglieria, le forze inglesi si sono trovate ad attaccare le posizioni tedesche rinforzate dalle riserve giunte indenni dalle retrovie.

In alcuni casi, come presso la Collina 70, i britannici sono stati oggetto di pesanti bombardamenti tedeschi e di improvvisi contrattacchi che hanno prevenuto e scompaginato l’organizzazione dell’assalto complicando la posizione inglese.

La confusione ha regnato in tutta la linea e sopratutto presso Loos dove l’attacco deciso per le 11.00 è stato preceduto da un brevissimo bombardamento di 2 colpi per cannone. La fanteria nelle posizioni avanzate però non è stata avvisata per tempo ed è finita sotto il tiro delle proprie artiglierie. Nonstante tutto, al costo di gravissime perdite, le forze inglesi sono riuscite temporaneamente a ricacciare i tedeschi dalla formidabile posizione sulla Collina 70 e si sono attestate in attesa dei rinforzi. Quando però i rinforzi sono arrivati, un grave equivoco nelgi ordini ha causato una ritirata generale che ha riportato la linea inglese ai bordi della cittadina di Loos, facendo riconquistare facilmente ai tedeschi la posizione chiave appena conquistata a caro prezzo.

Nell’area di Hulluch i tedeschi hanno effettuato un contrattacco notturno sulle posizioni inglesi e sono state respinte con gravissime perdite. Un secondo attacco, un’ora dopo il primo, è stato coronato da successo: gruppi di genieri inglesi intenti a stendere il filo spinato e contingenti isolati lungo la frastagliata linea del fronte sono stati sorpresi e annientati. Ci sarebbero numerosi prigionieri. Forti del successo i reparti tedeschi sono avanzati mentre le forze britanniche venivano tempestate da una breve ma intensa scarica di artiglieria.

L’attacco è stato però sospeso quando le forze nemiche sono avanzate abbastanza per finire sotto il fuoco incrociato del Secondo Yorkshire and Primo South Staffordshire e sono state costrette ad arretrare sulle posizioni appena conquistate.

Per il resto della giornata gli attacchi inglesi si sono succeduti ai contrattacchi tedeschi mentre la linea del fronte lentamente arretrava verso ovest. Verso metà giornata, una serie di errori di comunicazione degli ordini ha portato ad una ritirata quasi generale proprio mentre sulla prima linea giungevano le riserve. I soldati tedeschi sono avanzati quasi senza incontrare resistenza oltre a quella di isolati reparti di rincalzo appena giunti e mal dispegati su una linea frastagliata e complessa.

Molti feriti inglesi, abbandonati sul campo dai commilitoni in fuga, sono stati soccorsi dal personale medico tedesco.

Verso fine giornata la linea del fronte si è stabilizzata con le forze di entrambi gli eserciti sfinite da due giorni di intensi combattimenti. Le truppe britanniche hanno continuato la metodica perlustrazione di Loos, eseguendo irruzioni casa per casa e stanando diversi reparti nemici infiltrati nella notte tra il 25 e il 26 o rimasti imbrigliati dietro le linee nemiche nella giornata di ieri. I combattimenti sono durati tutta la notte e sono stati particolarmente brutali, con assalti alla baionetta e scontri con lancio di granate, casa per casa.

Le forze britanniche sono esauste, le riserve pienamente impegnate e le perdite così alte da rendere praticamente impossibile il soccorso di tutti i feriti che ingombrano le retrovie. Molti britannici sono stati abbandonati nella terra di nessuno. Solo i più fortunati sono stati soccorsi dai tedeschi avanzanti.

Il Comando progetta ulteriori operazioni ma la scarsità di munizioni dell’artiglieria e le perdite subite rendono problematica ogni operazione offensiva. Il fronte tedesco ha retto nuovamente e l’operazione più importante – la cattura della Collina 70 – dopo un successo si è trasformata in una incomprensibile ritirata. I tedeschi hanno iniziato a far uso di granate caricate a gas oltre a una quantità quasi interminabile di proiettili do ogni calibro mentre l’artiglieria inglese è ormai silenziosa.

L’impressione che emerge dai comunicati ufficiali e dalle informazioni trapelate dal fronte nonchè dalle dichiarazioni anonime di alcuni ufficiali, è che il Comando Britannico abbia insistito con il piano originale nonostante il mancato raggiungimento degli obiettivi della giornata di ieri. Di fronte ad un primo insuccesso e ad una situazione imprevista, John French non ha cambiato piano e ha perseverato in un’offensiva che già ieri aveva dato scarsi frutti a fronte di gravi costi. Per proseguire l’offensiva sono state impegante riserve sfiancate e già logore, costringendole a marciare in un saliente sotto il fuoco incrociato e di fiancheggiamento tedesco. Le conseguenze sono state disastrose e il malcontento è palpabile nell’aria mentre a Londra già si vocifera che il BEF avrà presto un nuovo comandante.

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