L’Italia chiede compensazioni territoriali all’Austria

Sidney Sonnino, Ministro degli Esteri del Governo di Sua Maestà il Re d’Italia, continua le pressioni sul conte Berchtold, Ministro degli Esteri dell’Imperial-Regio Governo Austro-Ungarico, sollecitando i compensi territoriali che all’Italia spettano data l’occupazione della Serbia da parte dell’esercito austrico, in virtù dell’articolo 7 del trattato della Triplice Alleanza, che riportiamo:

‘’…nel caso che, in forza di avvenimenti, il mantenimento dello status quo nelle regioni dei Balcani delle coste ed isole ottomane nell’Adriatico e nel Mar Egeo divenisse impossibile e che, sia in conseguenza dell’azione di una terza Potenza, sia altrimenti l’Austria-Ungheria o l’Italia si vedessero nella necessità di modificarlo con un’occupazione temporanea o permanente da parte loro, quest’occupazione non avrà luogo che dopo un preventivo accordo fra le due Potenze fondato sul principio di un compenso reciproco per qualunque vantaggio territoriale o d’altra natura che ciascuna di esse ottenesse in più dello status quo attuale, e che dia soddisfazione agli interessi e alle pretese ben fondati delle Parti’’.

Risulta quindi chiaro come l’Austria sia venuta meno a quanto stabilito dal tratto della Triplice Alleanza sia quando non comunicò all’Italia le iniziative che intendeva intraprendere contro la Serbia dopo i fatti di Sarajevo, sia quando si rende indisponibile a quelle concessioni territoriali che l’alleanza stessa prevede.

Leopold Graf Berchtold

Il conte Leopol Graf Berchtold

Il Conte Berchtold resta fermo nel ritenere impossibili compensi territoriali per l’Italia nel territorio del Trentino e si rende disponibile solo al riconoscimento della sovranità italiana sul Dodecaneso (peraltro occupato fin dalla guerra di Libia nel 1912) e all’ occupazione permanente di Valona in Albania. Sonnino ha definito insufficienti le offerte austriache ed ha dichiarato che l’Italia è disposta a negoziare solo sulla base di proposte che abbiano come argomento la cessione del Trentino (la questione di Trieste è più complessa dato che essa rappresenta il principale scalo commerciale dell’Impero oltre che sede di importantissimi interessi tedeschi). Dato l’atteggiamento intransigente del governo austriaco, il discorso del Presidente del Consiglio on. Salandra pronunciato il 3 dicembre scorso alla Camera risulta quindi rispecchiare la attuale situazione per l’Italia quando in un passaggio citava:

’’… la neutralità, liberamente proclamata e lealmente osservata, non basta a garantirci dalle conseguenze dell’immane sconvolgimento, che si fa più ampio ogni giorno e il cui termine non è dato ad alcuno di prevedere…’’.

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