Le truppe bulgare avanzano, grave crisi nei Balcani

Giunge da Belgrado la conferma della notizia, diffusa già ieri da Sofia, dell’occupazione de un tratto della linea ferroviaria Belgrado-Uscub da parte di alcuni reparti dell’esercito bulgaro. Il tratto in questione dovrebbe essere compreso tra Vranja e Rietovatz.
La notizia conferma la criticità della posizione serba. Con la chiusura dell’unica arteria ferroviaria capace di mettere in comunicazione le forze serbe con quelle dell’Intesa sbarcate in Grecia e allo stesso tempo di portare rifornimenti e gli aiuti militari e logistici di cui l’Esercito del Regno di Re Pietro ha necessario bisogno, calano sensibilimente le capacità operative e le speranze di resistenza serbe di fronte ad un nemico in superiorità numerica e tattica.
La spinta offensiva bulgara si è fatta insostenibile anche verso nord, dove le forze dello Tzar Ferdinando hanno respinto i difensori serbi e stanno compiendo una avanzata non travolgente ma comunque sostenuta. L’obiettivo delle forze di Sofia è quello di congiungersi alle truppe austro-tedesche che intanto premono verso sud e, se pure tra molte difficoltà, avanzano.
Nel bollettino ufficiale tedesco si menziona la conquista di Sabac e accesi combattimenti tra Lugica e Borevatz in cui i serbi avrebbero avuto la peggio. Molto più entusiasta è il comunicato di Vienna in cui si annuncia l’avanzata verso Macva e Ribani, il respingimento di una controffensiva a Grogka e complessivamente un arretramento della linea serba su tutto il fronte.
Le forze bulgare puntano decisamente su Uskub mentre le truppe serbe cercano di ricompattarsi e rallentare il nemico la cui azione militare prende velocità fino quasi ad assumere le caratteristiche di un’azione di sfondamento del fronte. L’intera Macedonia è minacciata e prossima a cadere.
I corpi diplomatici delle potenze dell’intesa stanno evacuando le regioni della macedonia prossime all’invasione. La delegazione italiana ha abbandonato la capitale provvisoria a Nisch. Non è stato reso noto dove sia diretta. Le delegazioni di Francia e Inghilterra si sono reinsediate a Krajova.

Le truppe francesi, che dovevano presidiare la linea ferroviaria e tenere la strada aperta per i rifornimenti e il transito di truppe, sono in marcia verso nord.
In una serie veloce di notizie e smentite, non è quindi chiaro se la linea Belgrado-Uskub sia stata tranciata dai bulgari o no. Secondo Belgrado l’occupazione è avvenuta nei pressi di Vranja mentre secondo fonti francesi, la città di Vranja è ancora libera e l’occupazione della ferrovia sarebbe avvenuta più a nord. Entrambi le fonti confermano la chiusura della linea.
Mentre gli sbarchi a Salonicco continuano, le forze anglo-francesi preparano la fortificazione di Dedeagatch per assicurare le retrovie.

In un dispaccio giornalistico da Atene si menziona un passo diplomatico importante compiuto dalle Potenze dell’Intesa nei confronti del Governo ellenico. In cambio dell’entrata in guerra della Gracia a fianco della Serbia, come previsto dal trattato di alleanza serbo-ellenico, l’Inghilterra avrebbe acconsentito a cedere l’isola di Cipro alla Grecia.
Il Governo greco avrebbe rifiutato l’offerta.

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