E’ stato reso pubblico il testo delle nuove richieste che le diplomazie dell’Intesa hanno inoltrato al Governo greco.
“I sottoscritti ministri di Francia, Gran Bretagna e Russia, rappresentanti delle Potenze protettrici della Grecia, avendo preso atto con soddisfazione della risposta che è stata loro data con la comunicazione del 1° corrente hanno l’onore di presentare al Governo greco, d’ordine dei loro Governi, le seguenti domande di garanzie e riparazioni:
- Le forze greche che si trovano nella Grecia continentale, nella Eubea ed in generale in tuti i territori situati fuori dal Peloponneso, saranno ridotte al numero di uomini strettamente necessario per i servizi di ordine e polizia. Tutto l’armamento e tutte le munizioni oltre quelli necessari per questi effettivi saranno trasportati nel Peloponneso … questo trasporto ed il termine per la sua esecuzione saranno regolati di comune accordo … la situazione sarà mantenuta per tutto il tempo che i Governi Alleati giudicheranno necessario, sotto la sorveglianza di delegati speciali …
- Interdizione di qualsiasi riunione e di tutti gli assembramenti di riservisti in Grecia a nord dell’istmo di Corinto. Interdizione rigorosa di portare armi a tutti i borghesi.
- Ristabilimento dei vari controlli degli Alleati sotto la forma che sarà determinata d’accordo col Governo ellenico così che rechino il minor possibile disturbo.
- Tutte le persone attualemente detenute sia per ragioni politiche, sia sotto l’accusa di alto tradimento, di complotto, di ribellione … sarannoimmediatamente liberate … saranno indennizzate dopo inchieste eseguite d’accordo tra il Governo ellenico e quelli Alleati.
- Il comandante del 1° Corpo d’esercito sarà destituito a meno che il Governo reale non stabilisca a soddisfazione dei Governio alleati che la misura deve essere applicata ad altro generale al quale potesse incombere la responsabilità degli ordini dati il 1° dicembre
- Il Governo greco presenterà scuse formali ai Ministri Alleati. Le bandiere britannica, francese, italiana e russa saranno slennemente salutate sopra una piazza pubblica di Atene …
Anche l’Italia ha aderito alla presente richiesta una volta venutane a conoscienza. In una comunicazione ufficiale il nostro ambasciatore ad Atene ha comunicato la solidarietà del nostro Governo dissociandosi solamente al punto 4 in quanto ritiene che queste siano questioni inerenti la politica interna del paese e quindi l’Italia ritiene di non avere titoli per intervenire.”
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