Le Corazzate classe Dreadnought

Le Corazzate di classe Dreadnought sono l’ultima evoluzionde delle grandi navi da battaglia.

Fig. 1 - Schema nave pre dreadnought

Fig. 1 – Schema nave pre dreadnought

Prima di esse il concetto di corazzata era molto simile alle vecchie cannoniere a vela, con 4 pezzi principali di grosso calibro accoppiati 2 a poppa e 2 a prua più una serie di cannoni di calibro inferiore sulle fiancate. (fig. 1)

Questa disposizione era però inefficente: metà dei cannoni restava inutilizzata al momento dell’attacco, calibri differenti rendevano più complicate le operazioni di puntamento a causa della diversa gittata e comportamento balistico dei proiettili. Inoltre i portelli dei cannoni sulle fiancate potevano essere causa di imbarco d’acqua, soprattutto col mare mosso. Altro fattore da non trascurare le maggiori difficoltà di gestione della polveriera avendo proiettili differenti.

Nel 1884 l’Ingegnere britannico Charles A. Parsons inventa la Turbina a Vapore: la potenza e la velocità a disposizione dei mezzi navali fa così un balzo in avanti.

Questi sono i presupposti per la nascita di una nuova classe di mezzi navali dalle prestazioni superiori.

Inascoltato profeta in patria, nel 1903 l’architetto navale italiano Vittorio Cuniberti articolò per primo il concetto di una nave da battaglia armata solo di cannoni di grande calibro, non avendo avuto ascolto presso la Regia Marina si rivolse alla Gran Bretagna dove su una rivista specializzata ipotizzò una futura ideale nave da battaglia del dislocamento di 17.000 tonnellate armata con un’artiglieria principale di dodici cannoni da 12″ (305 mm), dotata di una cintura corazzata spessa 30 cm e con una velocità di 24 nodi.

fig. 2 Schema di una Dreadnought

fig. 2 Schema di una dreadnought

La guerra Russo Giapponese del 1904-1905 diede la dimostrazione pratica che questi concetti erano corretti: la flotta della Marina Imperiale Giapponese, dotata di moderne navi di progettazione britannica (fig. 2), sbaragliarono la flotta zarista nella battaglia di Tsushima, in cui tra le altre cose si dimostrò la praticità delle battaglie combattute al di là della gittata dei cannoni secondari (generalmente di una decina di km).

L’inghilterra iniziò quindi lo sviluppo  di quella che sarebbe stata la prima vera nave da guerra di classe dreadnought. Nel 1904 Sir John Fisher divenne Primo Lord dell’Ammiragliato ed instaurò un comitato per lo sviluppo delle nuove navi da combattimento.

La Dreadnought fu varata in circa 1 anno nell’ottobre 1906. Il progetto era molto semplice: doveva innanzitutto utilizzare le nuove e più potenti turbine a vapore. L’armamento era costituito da 5 torrette binate da 305 mm, 3 lungo la lunghezza della nave e 2 ai fianchi della torre di comando, in questo modo si potevano utilizzare fino a 8 cannoni contemporaneamente: il Dreadnought equivaleva a tre o più navi da battaglia in potenza di fuoco “reale” in combattimento. Altro vantaggio, come detto precedentemente, era la semplificazione delle operazioni di puntamento legate all’utilizzo di un singolo calibro.

 

HMS Dreadnought 1906

HMS Dreadnought 1906

 

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