L’Austria-Ungheria ammonisce la Serbia

Dura offensiva dei giornali Austro-Ungarici contro la Serbia – Forti critiche alla politica imperialista di Vienna sui giornali europei 

I giornali Austro-Ungarici di oggi attaccano duramente la Serbia. Il Pester Lloyd di Budapest così tuona:

“L’Austria-Ungheria non vuole fare la guerra alla Serbia, ma essa ha il diritto di attendersi che la Serbia compia i doveri di onesto vicino. Il tono preso dall’ufficioso Samuprava, commentando la situazione della nostra Monarchia è una triste prova che il Governo serbo ignora i più elementari principii della buona creanza intenazionale. Noi non possiamo dare al Governo serbo che il consiglio di cambiare immediatamente la sua condotta, di vegliare ad adempiere interamente gli obblighi che gli derivano in connessione al recente attentato indubbiamente preparato a Belgrado. Coloro che hanno la responsabilità dei destini dell’Austria-Ungheria non possono dispensarsi dal compiere il loro dovere, cioè di sollevare obbiezioni presso il Governo serbo con la maggiore calma, ma con ferma decisione.”

Svetozar Pribićević

Secondo fonti interne al Governo princiale della Bosnia-Erzegovina, le rivelazioni di Grabez hanno portato a indicare il coinvolgimento di alti ufficiali dell’Esercito Serbo come il generale Janko e il maggiore Pribicevic che però smentisce immediatamente con un comunicato stampa:

“Contrariamente alle false notizie dei giornali, smentisco categoricamente e dichiaro che non ho mantenuto e non mantengo rapporti con gli autori dell’attentato, che io non ho alcuna relazione con gli avvenimenti di Sarajevo. L’accusa elevata contro di me nel processo di Zagabria per alto tradimento, non aveva che lo scopo di lanciare sospetti a carico dei miei fratelli, cho sono ragguardevoli uomini politici in Croazia e compromettere i serbi. Dall’inchiesta risulterà l’infondatezza anche di questa accusa com’è già risultata quella delle accuse precedenti.”

Fonti, la cui attendibilità andrà valutata nel corso dei prossimi giorni, arrivano a collegare gli assassini di Francesco Ferdinando al Leader Serbo Pasic, accusando quest’ultimo di aver ordito un complotto per l’uccisione dell’erede al trono Imperiale.

Studi sugli ordigni sequestrati nelle massicce perquisizioni in tutta Sarajevo hanno portato a scoprirne l’origine. Si tratterebbe di bombe provenienti dall’arsenale Serbo di Kraguyevac, già note per altro alle autorità e alle forze armate Austro-Ungariche perchè massicciamente usate durante la Guerra dei Balcani e importate attraverso la Bosnia-Erzegovina.

Molto severo anche il giudizio nei confronti dei giornali Europei, la cui risposta ai fatti di Sarajevo è stata giudicata troppo blanda e attenta a cercare nella condotta e nelle scelte dell’Impero Austro-Ungarico le motivazioni e le giustificazioni per il brutale assassino degli Arciduchi piuttosto che condannare senza dubbi il misfatto e affermare la propria solidarietà nei confronti delle vittime di Sarajevo.