La Serbia mobilita l’esercito

Grave sviluppo della crisi di Sarajevo – Il governo e la Corona hanno abbandonato la capitale – L’esercito chiama la mobilitazione generale – Si attendono reazioni da Vienna – Belgrado accusa l’Impero Austro-Ungarico di aver mobilitato 8 corpi d’armata che a breve saranno operative per l’offensiva

Giunge la conferma che il Governo Serbo ha ordinato la mobilitazione generale dell’Esercito. Reparti armati si stanno coagulando in difesa della capitale di Belgrado mentre nelle caserme di tutta la Serbia si presentano decine di migliaia di soldati. Sono confermate anche le voci provenienti da Vienna che volevano il Governo e la Corona in viaggio da Belgrado a Kragujevac, dove verrà stabilita la capitale provvisoria per fronteggiare l’emergenza. Belgrado infatti è stata considerata subito troppo vulnerabile ad eventuali azioni navali offensive Austro-Ungariche attuate attraverso il Danubio.

Da Vienna ancora non giunge alcuna notizia ufficiale. Solo la stampa continua a soffiare sul fuoco dell’intervento armato con edizioni speciali nelle quali si auspica una risoluzione gerresca per piegare la Serbia. Il Governo Imperiale non ha ancora reso note le conseguenze del rifiuto – ancorchè parziale – delle richieste della Nota-Ultimatum. Da Belgrado si accusa Vienna di aver già ordinato la mobilitazione generale e di aver schierato 8 corpi d’armata per l’offensiva in Serbia.

Gli eventi precipitano velocemente e il tentativo di mediazione inglese di Sir Edward Grey pare aver trovato sponda solo nel Governo Italiano. Anche da Berlino, su cui il Ministro del Regno Unito contava per spingere l’Austra-Ungheria ad una trattativa, non alcun segnale distensivo. Al contrario la diplomazia tedesca tace e sembra non essere in grado di intercedere presso l’alleato.