La guerra arriva a Parigi

Un terzo della popolazione in fuga dalla Capitale – L’ambasciatore Herrick mette i monumenti di Parigi sotto la protezione degli Stati Uniti – Il nemico alle porte della città – Atteso l’attacco entro 24 ore – Lille e Laon cadute – A Senlis atrocità tedesche – Anglo-francesi in ritirata sulla Marna – L’ora più cupa della Francia

 

Dopo la notizia di ieri circa l’evacuazione del Governo da Parigi a Bordeaux, le strade della città si sono riempite di profughi in marcia verso sud. Si calcola che un terzo della popolazione parigina abbia abbandonato o sia in procinto di abbandonare la città almeno per i prossimi giorni in attesa del grande scontro con l’esercito tedesco in avvicinamento.

L’ambasciatore americano Herrick, nella speranza di salvaguardare il patrimonio culturale e artistico della città, ha proposto di mettere tutti i monumenti, musei e i luoghi di cultura sotto la protezione degli Stati Uniti in modo da impedire il saccheggio della città da parte delle truppe tedesche. Nella memoria dell’opinione pubblica americana è ancora troppo fresco il ricordo di Lovanio e dell’antica libreria universitaria bruciata da reparti ubriachi dell’esercito tedesco mentre il resto della truppa si accaniva sulla popolazione inerme.

Il nemico è alle porte della città. Nel punto più vicino raggiunto dall’esercito tedesco in marcia solo poco più di 25 miglia separano il centro della Capitale dalle schiere nemiche che sembrano avanzare senza più incontrare resistenza da parte del Corpo di Spedizione Britannico la cui ritirata sembra non dover avere mai fine.

Secondo indiscrezioni, il Governatore Militare Gallieni ritiene che il primo attacco alla città avverrà entro le prossime 24 ore. Sono pertanto febbrili i preparativi per la resistenza disperata. Imponenti trincee sono state scavate per alloggiare la Terza Armata che si sta schierando a nord est della capitale per opporre un’ultima resistenza al nemico. La popolazione è stata precettata per i lavori che procedono a ritmo serrato giorno e notte in una città ormai sulla linea del fronte, sottoposta a bombardamenti aerei e oscuramenti notturni.

Lille e Laon sono cadute nelle mani dei tedeschi mentre secondo voci non confermate a Senlis unità tedesche avrebbero rastrellato e fucilato civili disarmati senza un regolare processo.

Lo Stato Maggiore francese ha deciso di impostare una linea difensiva lungo la Marna e già diverse unità, sganciatesi dall’inseguimento tedesco, sono riuscite a raggiungerla per ricongiungersi con reparti della Terza Armata. Il Corpo di Spedizione Britannico però non sembra in grado di occupare in assetto operativo la propria posizione e questo rischia di vanificare quest’ultima ridotta. Se il nemico dovesse sfondare anche sulla Marna, secondo diversi ufficiali francesi non ci sarebbe alcuna possibilità di arrestare l’avanzata tedesca e impedire un disastro militare paragonabile a quello del 1870.

Questa e’ l’ora più cupa della Francia. Gli spettri di Sedan e dei bombardamenti di Parigi perseguitano l’intera nazione che sembra vacillare sotto i colpi di un esercito battibile ma inarrestabile.

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