Konrad Krafft von Dellmensingen

Nato il 24 novembre 1862 a Laufen da una famiglia della nobiltà bavarese, entra nell’Accademia Reale bavarese nel 1881, all’età di 19 anni, a 21 anni ottiene il grado di secondo tenente e terminata l’Accademia inizia a prestare servizio presso diversi alti comandi.
La sua carriera fu abbastanza veloce, nel 1912 è nominato capo di stato maggiore dell’esercito bavarese.
Allo scoppio dell’attuale conflitto è assegnato allo Stato Maggiore della VI Armata tedesca sul fronte occidentale, in Lorena e qui partecipò ai primi scontri, quando ancora si avevano “battaglie di movimento”.

L’esercito tedesco, dopo le difficoltà incontrate nei Vosgi contro Chasseurs Alpins francesi, si rese conto della necessità di istituire un corpo specializzato di fanteria da montagna. Il 21 novembre 1914 iniziano ad addestrarsi i primi 2 battaglioni, il Kgl. Bayerisches Schneeschuhbataillon I e il Schneeschuhbataillon II, nell’aprile del 1915 si forma il terzo battaglione per poi essere affiancati da un quarto il mese successivo. Il 18 maggio 1915 il corpo degli Alpenkrps è ufficialmente fondato dal tenente generale Konrad Krafft von Dellmensingen, dal maggior generale Ludwig Ritter von Tutschek e dal prussiano maggior generale Ernst von Below. Si fanno subito notare sui diversi fronti in cui operano, da Verdun a Salonicco, dai Balcani alla Romania.
Nel 1917, rientrato in Germania, viene insignito della più alta onorificenza tedesca, la Pour le Mérite e nel febbraio del 17 viene nominato capo di stato maggiore del gruppo di armate del Duca del Württemberg nei Balcani.
Lo scorso settembre viene incaricato dal generale Ludendorff di ispezionare il fronte italiano: inizia la sua preparazione per la battaglia di Caporetto, è lui l’ideatore della strategia dell’offensiva congiunta austro-tedesca che sta mettendo in crisi il fronte italiano.
Dal 2 al 6 settembre esegue un’accurata ricognizione confermando il delicato quadro delineato dagli austriaci, la criticità della loro situazione e la necessità di intervenire in soccorso dell’alleato che, altrimenti, non sarebbe in grado di resistere ad un’ulteriore “spallata” di Cadorna.
Immediatamente individua nel settore di Tolmino e Plezzo il punto ideale in cui far partire l’offensiva, cosa che abbiamo visto lo scorso 24 ottobre.

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