Il Sultano Mehmet V

Mehmet V  è il trentacinquesimo sultano dell’Impero ottomano e il novantanovesimo califfo dell’Islam.  Figlio del sultano Abd-ul-Mejid I, come tutti gli altri potenziali eredi al trono, fu tenuto segregato nell’harem del Palazzo Topkapı per 30 anni, nove dei quali passati in completa solitudine. Studioso dell’antica poesia persiana, è noto per aver composto alcune opere in versi.
Il 27 aprile 1909 diviene il nuovo Sultano dell’Impero Ottomano, succedendo al fratello Abdul-Hamid II, deposto a causa della sollevazione dei Giovani Turchi, movimento politico che per altro condizinò e limito il suo potere politico per l’intero suo regno. Il suo unico atto politico di una certa rilevanza fu quello di dichiarare la Jihad contro la Gran Bretagna nel novembre 1914, entrando in guerra a fianco di Germania e Austria. La dichiarazione non ebbe praticamente effetti pratici sull’andamento della guerra, ma fu sfruttata dalla propaganda tedesca, che la fece stampare in più copie e distribuire.
Sotto il suo regno si ebbero il massacro armeno ad Adana nel 1909, la guerra italo ottomana dal 1911 al 1912 in cui uscì sconfitto perdendo parte della Libia e del Dodecanneso, la prima guerra balcanica, sempre nel 1912 in cui perse Albania, Macedonia, Tracia e Rumelia.

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