Il Gotha G.IV

Il G.IV è un bombardiere pesante attualmente in uso presso l’Aviazione Imperiale tedesca, la Luftstreitkräfte, è stato progettato dalla Gothaer Waggonfabrik e la sua produzione, per consentirne un impiego massiccio è stata affidata su licenza anche alla Siemens-Schuckert Werke ed alla Luftverkehrsgesellschaft.
Il progetto si avvantaggia dell’esperienza avuta sul campo con il Gotha G.III che aveva dimostrato come i bombardieri potessero essere vulnerabili nonostante la posizione difensiva di coda se attaccati soprattutto da sotto.
Venne così ideato il cosiddetto tunnel Gotha, vale a dire un’apertura che consente al mitragliere un maggior raggio d’azione collegando la postazione della parte superiore della fusoliera con la parte inferiore. Tale progetto dava inoltre la possibilità di dotare il velivolo di una ulteriore postazione per una mitragliatrice calibro 7,92 mm in posizione ventrale tra pilota e mitragliere di coda ma, dato l’aumento di peso a scapito del carico di bombe, non è una soluzione usata di frequente.
Le altre innovazioni introdotte dal nuovo modello riguardavano la fusoliera che, ricoperta completamente da pannelli di compensato, non aveva più rivestimenti in tela. Il G.III aveva evidenziato anche alcuni problemi di manovrabilità, soprattutto in fase di atterraggio, risolti dotando di alettoni anche l’ala inferiore.
Dopo i primi promettenti test di volo, la Gothaer ricevette la prima commessa di 35 esemplari nel novembre del 1916 ed altri 50 velivoli furono ordinati nel febbraio successivo. I successivi 180 velivoli vennero prodotti su licenza come detto precedentemente dalla Siemens-Schuckert Werke e dalla Luftverkehrsgesellschaft. A differenza dei primi prodotti dalla Gothaer, sono leggermente più pesanti e più lenti in seguito ad una specifica emessa dall’Idflieg che ne ha richiesto l’irrobustimento della cellula.
La Siemens cercò con alcuni studi di colmare questo gap progettando alcuni prototipi modificando il progetto originale e testando motori in posizione traente anziché spingente, profili alari modificati ed una motorizzazione dotata di compressore ma i ritardi non portarono ad alcun impiego operativo di questi prototipi.
La LVG cercò di recuperare il calo di prestazioni modificando l’angolo di freccia delle ali che venne aumentato.
Tutte queste modifiche portarono a notevoli ritardi nelle consegne degli ultimi velivoli che risultarono ormai superati e vennero destinati al ruolo di addestratori per gli equipaggi dei bombardieri.

Le prime consegne del velivolo ai reparti operativi avvennero nel marzo del 1917, presso il Kagohl 1, successivamente rinominato Kagohl 3 e sarebbero dovuti entrare in azione durante l’operazione Türkenkreuz, il bombardamento strategico di Londra ma alcuni difetti ai motori dovuti a cuscinetti a sfera difettosi e problemi di autonomia  non ne consentirono l’immediato impiego operativo costringendo ad alcune modifiche al progetto, tra le quali l’aggiunta di serbatoi supplementari.
Ulteriori modifiche e sperimentazioni sulla cellula del G.IV portarono 30 esemplari realizzati dalla LVG ad essere equipaggiati con motori Hiero 6 più potenti e mitragliatrici Schwarzlose da 8 mm. Su di un esemplare venne sperimentato anche l’impiego di un cannone Becker da 20 mm per l’attacco al suolo.

La motorizzazione del G.IV venne affidata a 2 Mercedes D.IVa da 260 cavalli che gli consentivano una velocità massima di 140 km/h alla quota di 3658 metri. L’autonomia, dopo le modifiche ai serbatoi era giunta a 490 km e la tangenza massima era di 6500 m.
L’armamento difensivo era composto da 2 Parabelum MG 14 da 7,92 mm ed il carico di bombe era di norma costituito da 6 bombe da 50kg ma poteva essere aumentato fino a 500 kg a scapito dell’autonomia e della velocità di crociera.

FacebooktwitterredditpinterestlinkedinmailFacebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

www.notiziedalfornte.it: La prima guerra mandiale dopo 100 anni powered by P2Easy.com