Il Generale Cadorna

Luigi Cadorna (Pallanza 4 settembre 1850) è l’attuale Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito Italiano, subentrato al generale Pollio, venuto a mancare il 1° luglio del 1914. E’ l’unico figlio maschio del generale Raffaele Cadorna, che guidò l’Esercito Italiano alla presa di Roma nel 1870, e di Clementina Zoppi. Fu instradato alla carriera militare dal padre che a dieci anni lo iscrisse all’accademia militare Teuliè di Milano e poi alla regia Accademia Reale di Torino dalla quale uscì primo classificato come sottotenente di artiglieria, e nel 1870 divenne ufficiale del 2° reggimento artiglieria col quale prese parte alle operazioni militari per la presa di Roma nel corpo di spedizione guidato dal padre. Divenne capitano nel 1875 a Roma presso lo Stato Maggiore; fu promosso maggiore nel 1883 al comando di un battaglione del 62° reggimento fanteria Alba e da colonnello nel 1892 divenne comandante del 10° reggimento bersaglieri, distinguendosi subito per una disciplina estremamente rigida. Nel 1896 divenne Capo di Stato Maggiore del Corpo d’Armata di Firenze sotto il generale Baldissera, uno dei più illustri nomi nell’ambiente militare italiano e nel 1898 fu promosso generale; in questo periodo cominciarono una serie di pubblicazioni di carattere tattico e relative all’istruzione della fanteria che rivelano la sua predilezione per l’attacco frontale. Nel 1900 divenne comandante della brigata Pistoia di stanza all’Aquila e nel 1905 comandante della divisione militare di Ancona e di quella di Napoli nel 1907 col grado di tenente generale, arrivando così al massimo grado nell’Esercito. Nello stesso anno si vide sfumare la possibilità di diventare Capo di Sato Maggiore Generale vedendosi preferire il gen. Pollio. Sembra tra l’altro che tra le due personalità non siano mai intercorsi buoni rapporti, sia per motivi personali sia per la differente visione tattica (Cadorna è un ben noto e rigido offensivista, mentre Pollio aveva una concezione più elastica dell’offensiva in relazione allo sviluppo delle artiglierie e delle nuove armi da fuoco sui campi di battaglia).
Nel 1911 assunse il comando del corpo d’armata di Genova, anno in cui vide sfumare anche l’incarico di comando del corpo di spedizione italiano in Libia. Alla morte di Pollio Cadorna fu nominato da Sua Maestà il Re d’Italia Vittorio Emanuele III Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito Italiano, un esercito in via di ammodernamento e duramente provato dalla guerra di Libia rivelatasi molto più difficile e dispendiosa del previsto. Da allora il generale Cadorna guida il Regio Esercito in guerra, una guerra che oggi, a due mesi dal suo inizio per l’Italia, si sta rivelando molto più difficile e sanguinosa di quanto non si fosse troppo ottimisticamente creduto assecondando la voce di quanti parlavano ingenuamente di una rapida e facile vittoria, come purtroppo stanno constatando i nostri soldati che in queste ore si battono valorosamnete sul Carso, dove i reparti del Regio Esercito si stanno dissanguando contro le formidabili posizioni avversarie.

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