I nostri reparti sono entrati in Friuli; Diaz ordina l’avanzata verso Trento e l’Isonzo

La nostra inarrestabile avanzata ha portato i reparti attaccanti ad occupare Feltre: il 21° cavalleria francese partendo da Pederobba si è lanciato verso la cittadina, preceduti dagli alpini della 52a divisione; la città ha accolto i liberatori con un tripudio di folla. I reparti austriaci sono in fuga precipitosa e la nostra ricognizione aerea riferisce di strade ingombre di soldati, cannoni distrutti, carriaggi e materiali abbandonati. Il 91° fanteria (brigata Basilicata) risalendo la V. Cismon ha catturato ben 4.000 soldati austriaci. La 1a divisione di cavalleria ha attraversato il Livenza in località Fiaschetti con bersaglieri ciclisti ed autoblindo; la fulminea azione dei nostri reparti celeri sul Livenza ha impedito agli austriaci di imbastire una anche minima difesa sul fiume, ragione per cui i reparti superstiti si stanno dirigendo in tutta fretta verso il Tagliamento. Giunti nei pressi di Sacile, gli inglesi sono stati impegnati assieme al nostro reggimento Guide in aspri combattimenti con le retroguardie austriache.

Continua anche l’avanzata della 3a Armata: la 2a divisione di cavalleria è giunta a Motta, mentre la brigata Caserta (267° e 268° fanteria) ha raggiunto S. Stino di Livenza.

Il Comando Supremo ha impartito alle armate l’ordine di avanzata generale con i seguenti obiettivi: la 1a e la 6a devono puntare verso Trento, mentre la 4a, la 7a, l’8a a la 12a verso Bolzano; la 3a e la 10a devono puntare decisamente verso il Tagliamento, precedute dalle divisioni di cavalleria 2a, 3a, e 4a che devono raggiungere rapidamente l’Isonzo per precedere gli austriaci in ritirata.

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