I britannici attaccano: è battaglia a Loos

Dopo tre giorni di incessanti e durissimi bombardamenti, di finte e stratagemmi escogitati per trarre in inganno i nemici con marionette infilzate su baionette e issate oltre le trincee, le forze britanniche del BEF del Generale John French sono passate finalmente all’attacco.
Su un terreno devastato da mesi di combattimenti e da un bombardamento intensissimo e allagato dalle piogge battenti degli ultimi due giorni, le truppe inglesi hanno scatenato un ultimo terrificante fuoco di artiglieria che ha tempestato le linee tedesche.
Le cattive condizioni metereologiche, il terreno reso morbido e acquitrinoso dalle piogge e dal continuo lavoro delle esplosioni, hanno diminuito l’efficacia del bombardamento ostacolando le operazioni di tiro e rendendo meno letali i colpi dell’artiglieria.
Nondimeno il fuoco dei cannoni britannici, per il quale è stata accumulata una impressionante quantità di munizioni consumata in poche decine di ore, è stato imponente e ha letteralmente tempestato le postazioni nemiche causando gravi perdite.
Poco prima delle ore 6.00, al culmine dell’ultima ondata di bombardamenti, i genieri britannici hanno aperto le valvole delle bombole di gas ( un mix a base di cloro molto simile a quello sperimentato l’anno scorso dalle forze tedesche a Ypres ) che, portato dal vento, è andato verso le linee tedesche creando una fitta nebbia verdognola.
Alle ore 6.30 i soldati inglesi sono usciti dalle trincee e hanno iniziato a marciare nella terra di nessuno mentre l’artiglieria britannica lentamente spostava il tiro in profondità sulle secondo linee nemiche.
Sul settore destro l’avanzata delle forze inglesi è iniziata bene. Con la copertura del gas e del fumo dei mortai, la fanteria è riuscita a spingersi fin sotto le posizioni tedesche prima di incorrere nel fuoco di un nido di mitragliatrici e riportare gravi perdite per poi combattere metro per metro nelle rovine meridionali di Loos.
Al centro le forze attaccanti hanno incontrato una resistenza ancora peggiore incappando quasi subito nel fuoco delle mitragliatrici e, rallentate dai reticolati di filo spinato non completamente abbattuti, finendo poi sotto il fuoco di sbarramento dell’artiglieria nemica che, sparando da oltre Loos, le ha colte in campo aperto. Inchiodate a terra sotto un massiccio fuoco di fucileria, mitragliatrici e mortai, con il fianco scoperto per un errore di posizionamento del 1/19 Londra, le forze inglesi al centro si sono bloccate in attesa delle riserve senza aver conseguito risultati apprezzabili.
Sul fianco sinistro la situazione è stata subito molto più complicata. Il gas asfissiante rilasciato dai genieri inglesi, dopo essere stato spinto dal vento verso est è ritornato indietro e ha causato severe perdite. Una volta disperso il gas, verso le 7.30 circa, i soldati della prima divisione si sono lanciati all’attacco solo per scoprire che pressochè la totalità dei reticolati di filo spinato era rimasta intatta. Sotto un tremendo fuoco di mitragliatrici diversi reparti hanno cercato di aprire dei varchi mentre le riserve affluivano e finivano per sovrapporsi ai reparti avanzati aumentando la confusione.
Bloccati allo scoperto, i soldati britannici sono stati sottoposti a lungo al fuoco tedesco. Verso le 10 è stato dato l’ordine di un attacco frontale che disgraziatamente è stato stroncato da una resistenza micidiale. Al termine di questo assalto infruttuoso il terreno era così colpo di cadaveri e feriti che le seconde linee, per avnzare, dovettero camminare sopra i corpi dei commilitoni esponendosi ancora di più al fuoco nemico e venendo quindi decimati.
La situazione più disastrosa però si è verificata nel settore del primo corpo dove il gas inizialmente è ristagnato nelle linee inglesi e poi è lentamente scivolato in avanti, verso est.
Al momento dell’assalto, dovendo correre con le ingombranti maschere antigas e il pesante materiale, molti soldati si sono incautamente tolti la maschera per cercare di respirare, finendo però vittime del proprio gas solo per finire sotto il micidiale fuoco delle mitragliatrici tedesche una volta superate le nuvole verdi di cloro.
Si teme che il 1/Sud Staffordshire e il 2/Royal Warwicks abbiano subito il 70% di perdite prima di arrivare a contatto con le linee tedesche.
Attraversata la terra di nessuno è nato un violento scontro corpo a corpo con vanghette e bombe a mano mentre i difensori tedeschi arretravano e lasciavano le postazioni avanzate alla mercè degli attaccanti.
Verso mezzogiorno la situazione sembrava lasciare spazio ad un certo ottimismo: il fronte nemico era stato infranto in più punti e i reparti avanzati riferivano di truppe nemiche in ritirata. La 47esima e la 15esima divisione avevano conquistato Loos anche se poi erano state fermate da un contrattacco sulla Collina 70.
Con l’arrivo, nel primo pomeriggio, delle riserve del XI corpo guidate da Haig e l’inizio dell’attacco francese tra Angres e Arras, i rinforzi tedeschi sono stati dirottati per fronteggiare questa seconda offensiva piuttosto che contrattaccare gli inglesi. In ogni modo quasi tutte le forze britanniche nel pomeriggio si sono trovate irrimediabilmente bloccate dal fuoco delle mitragliatrici della seconda linea tedesca. Dove i reparti avanzati inglesi hanno conseguito i migliori risultati, le ore della seconda parte della giornata sono state decisamente più dure per via del fuoco di fiancheggiamento tedesco.
Diversi tentativi di avanzare sono stati fatti dalla 21esima divisione verso Loos in supporto delle truppe bloccate dal fuoco tedesco che proveniva dalla Collina 70. Per via della confusione però, le forze britanniche si sono letteralmente perse nella linea del fronte fino ad incappare in una postazione tedesca che ha aperto il fuoco da breve distanza infliggendo pesantissime perdite.
La terza divisione di cavalleria, a Hulluch, è stata spedita in avanti in supporto della fanteria ma è finita nei reticolati di filo spinato che hanno superato indenni il fuoco d’artiglieria. Non potendo tagliare il filo senza finire sotto il micidiale fuoco tedesco, l’artiglieria divisionale inglese ha nuovamente aperto il fuoco con i mortai per cercare di creare dei varchi. Nonostante il massiccio uso di proiettili, nessun risultato apprezzabile è stato ottenuto e quindi il bombardamento è stato sospeso mentre le truppe britanniche si ritiravano sulle posizioni precedenti.
Al calare del sole i combattimenti si sono lentamente spenti. Su quasi tutta la linea d’attacco le forze britanniche sono riuscite a ricacciare indietro i tedeschi dalla prima linea e avanzare di qualche centinaio di metri. Ad eccezione della posizione di Hohenzollern Redoubt, che ha resistito ad ogni tentantivo di attacco, le truppe tedesche si sono assestate sulla seconda linea.
Il tardivo arrivo delle riserve – ancora in marcia verso il fronte verso la fine della giornata – e la caotica situazione determinata dal sovrapporsi della seconda ondata alla prima, hanno impedito di sfruttare le opportunità di sfondamento.
Le perdite complessive britanniche sono state estremamente alte e potrebbero arrivare a contare decine di migliaia di soldati tra morti e caduti. Interi battaglioni sono stati letteralmente decimati e sono tutt’ora bloccati nella terra di nessuno.
Da parte tedesca le perdite, dovute in parte al massiccio bombardamento e all’uso del gas che in alcuni punti del fronte ha efficacemente colpito le trincee tedesche, sono altrettanto forti.
La notte è calata su un campo di battaglia martoriato e colmo di morti e feriti di entrambi gli schieramenti. I due eserciti sono esausti ed è molto difficile ipotizzare che nelle prossime ore si realizzi lo sfondamento desiderato dal Comando Inglese.

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