Helmuth Johann Ludwig von Moltke

Gli esordi – La carriera militare – Ai vertici dell’Esercito Imperiale Tedesco – Il carattere prudente

Helmuth Johann Ludwig von Moltke, noto anche come von Moltke il giovane, è nato a Gersdorf nel Meclemburgo-Schwerin il 25 maggio 1848.
Fu chiamato come lo zio, Helmuth Karl Bernhard von Moltke, feldmaresciallo ed eroe dell’unificazione tedesca.
Dal 1906 è a capo dello Stato Maggiore germanico.

Durante la guerra franco-prussiana del secolo scorso servì nel 7º Reggimento Granatieri, ebbe modo di distinguersi durante le operazioni sino ad ottenere una citazione per ardimento. Frequentò la scuola di guerra fra il 1875 e il 1878 e fu assegnato allo Stato Maggiore nel 1880. Nel 1882 divenne attendente personale dello zio, all’epoca capo di Stato Maggiore.

Nel 1891, alla morte dello zio, viene nominato aiutante di campo di Guglielmo II, entrò dunque a far parte della cerchia più vicina all’Imperatore. Alla fine degli anni novanta fu al comando di una brigata e poi di una divisione, ricevendo infine la nomina a tenente generale nel 1902.

Il 1904 è l’anno della nomina ad Intendente Generale, divenendo di fatto vice capo di Stato Maggiore. Nel 1906 si concretizza la nomina a Capo di Stato Maggiore: l’ormai anziano Alfred von Schlieffen viene messo a riposo.

Se a von Schlieffen possiamo attribuire un motto sarebbe senz’altro “osare, osare, osare”, per von Moltke invece, sarebbe più appropriato “osare ma non troppo” e vista l’attuale congiuntura politica probabilmente la prudenza è la strategia migliore.

La nomina non fu certo facile, all’epoca vi furono parecchie controversie che a distanza di alcuni anni continuano a farsi sentire. Gli altri possibili candidati al ruolo erano Hans Hartwig von Beseler, Karl von Bülow, e Colmar Freiherr von der Goltz. Fonti vicine all’entourage dello Stato Maggiore Tedesco sostengono che Moltke ebbe la nomina in virtù del nome e delle sue relazioni con il Kaiser. Di certo è molto più vicino all’Imperatore di quanto non lo siano gli altri candidati. I suoi sostenitori affermano tuttavia che Beseler fosse troppo vicino a Schlieffen per succedergli, mentre Bülow e Goltz sono troppo indipendenti perché Guglielmo li potesse accettare. Di certo l’amicizia di Moltke con il Kaiser gli consente una confidenza di cui gli altri non possono godere.