E’ morto Giorgio Arcoleo

La salute in declino – La morte – La vita – L’omaggio delle Autorità e dei giornali

Malato da tempo di arteriosclerosi, il noto giurista sin dallo scorso dicembre, quando un male di stagione si era trasformato in una temibile broncopolmonite, aveva visto la propria salute declinare lentamente in una serie ininterrotta di malattie e crisi l’ultima delle quali per poco non siera dimostrata mortale.

E’ di questa mattina lo notizia che alle ore 8.30, il Senatore Arcoleo ha dovuto soccombere alla malattia e si è spento all’età di 67 anni tra l’affetto dei suoi cari e nella tranquillità del proprio domicilio.

Nato a Caltagirone il 15 agosto 1848, aveva conseguito la laurea in giurisprudenza all’Università di Napoli, dove aveva avuto il privilegio di essere allievo dell’illustre Francesco Saverio De Sanctis. Già nel 1977 iniziò a scrivere una serie di monografie di diritto pubblico e costituzionale che lo resero celebre e lo portarono ad ottenere la cattedra di Diritto Costituzionale.

L’impegno politico iniziò nel 1885 con l’elezione come Deputato nel collegio di Caltagirone e l’assunzione di diverse cariche di governo tra cui il Sottosegretariato all’Agricolutra e Commercio, alle Finanze e all’Interno. Nel 1902 divenne Senatore.

Nonostante i sempre più gravi problemi di salute, che lo portarono a perdere la vista nel 1900, Arcoleo continuò fino alla fine la propria opera politica e intellettuale con il medesimo vigore di sempre.

Il Re, il Presidente del Consiglio dei Ministri Onorevole Salandra, il Ministro dell’Istruzione e i Presidentei di Camera e Senato hanno telegrafato le proprie condoglianze alla famiglia.

Il Giornale d’Italia così ricorda il Senatore:

“Uomo di vasta dottrina e di acuta genialità, versato nelle scienze giuridiche e politiche, e nella critica letteraria, capace di assurgere alle più alte speculazioni filosofiche e nel tempo stesso di analizzare amaramente la menoma azione umana, professore e politico, oratore dalla parola fulgida e causeur che discopriva insospettati tesori di verità, egli non ha potuto malgrado tutte queste sue qualità e forse a causa di tutte queste qualità raggiungere quegli alti destini che taluno auspicando dalla sua giovinezza precoce e dai suoi precoci trionfi gli avrebbe preconizzato.”