Crisi negli arruolamenti: Lord di Derby al lavoro su un nuovo programma

Torna ad occupare l’attenzione del Governo britannico il problema dei reclutamenti. In particolare, dopo i durissimi scontri della battaglia di Loos, il costante calo dei reclutamenti ha messo in ginocchio l’organizzazione bellica da molti mesi in costante difficoltà e impossibilitata ad addestrare un numero di reclute sufficienti per rimpiazzare le perdite e al tempo stesso mettere in linea nuove unità.

I mesi di agosto e settembre, con un incremento senza precedenti delle perdite dovute alla sanguinosa offensiva congiunta anglo-francese, hanno segnato la punta della crisi militare britannica. Secondo le stime del Governo, l’obiettivo di 100.000 volontari al mese è stato sempre mancato per tutto il 1915. Dopo un’impennata iniziale di reclutamenti, con un picco nei mesi di agosto e settembre 1914, dovuto probabilmente alla diffusa indignazione della popolazione britannica per l’aggressione al Belgio, il ritmo di arruolamento dei volontari è sceso sotto le 100.000 ferme al mese per raggiungere il punto più basso nei primi mesi dell’anno.

Non essendo sostenibile l’attuale sforzo bellico con il solo reclutamento su base volontaria, da mesi ormai la politica discute la necessità o l’opportunità di introdurre un sistema di coscrizione obbligatoria che però ha numerosi detrattori sia in parlamento che nell’attuale Governo. La coscrizione obbligatoria è inoltre aliena alla cultura britannica, essendo i cittadini e l’esercito britannico da sempre abituati ad una coscrizione su base volontaria e l’addestramento di un esercito di professionisti.

Alla fine della scorsa estate il Governo ha effettuato una ricognizione per valutare le dimensioni del bacino di reclutamento, per valutare l’entità delle risorse umane su cui contare. Tale censimento ha dato risultati incoraggianti per il numero complessivo di soldati reclutabili, ma ha dato al Governo la misura dell’incapacità del sistema di reclutamento volontario a mantenere un esercito così imponente e impegnato in operazioni belliche così intense. Il risultato dello studio ha messo in evidenza come dell’intero bacino di potenziali soldati ( si parla di non meno di 5 milioni di uomini ) solo poco più di un milione di persone abbiano optato per l’arruolamento.

E’ su questi presupposti che a Edward Stanley, conte di Derby, è stato conferito l’incarico di Direttore Generale dei Reclutamenti. Stanley si è subito messo al lavoro su come incrementare i reclutamenti senza passare alla coscrizione di massa obbligatoria che di fatto prevederebbe un appoggio del Parlamento al momento inesistente. I possibili progetti da valutare spaziano da una rinnovata campagna di informazione e sensibilizzazione a un nuovo censimento più particolareggiato per distinguere non solo il personale reclutabile da quello impegnato in impieghi necessari, ma per avere informazioni precise sulla disponibilità ad arruolarsi, in futuro, di tutti coloro che ancora non sono partiti per il fronte.

 

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