Cresce la crisi politica in Inghilterra

Non accenna a placarsi lo scontro politico che vede opporsi i favorevoli alla coscrizione obbligatoria con coloro i quali sono contrari all’introduzione della leva di massa.

Il Gabinetto è letteralmente spaccato a metà: almeno 7 membri, tra i quali i due liberali David Lloyd George e Churchill, sono favorevoli alla coscrizione obbligatoria mentre 13, tra i quali lo stesso Primo Ministro Asquith e il Ministro Grey, contrari. Solo Lord Kitchener, in quanto soldato, sarebbe neutrale preferendo non prendere parte a una decisione politica come si conviene ad un soldato.

Dopo l’intervento di ieri di Churchill, che aveva rimproverato il Governo di fare troppo poco e troppo lentamente, avvisando della grave situazione in cui le forze alleate dell’Intesa si erano venute a trovare dopo le difficoltà nella campagna dei Dardanelli ( costatagli l’Ammiragliato ) e l’offensiva di Hindenburg in Russia, oggi David Lloyd George, noto esponente del Partito Liberale e attualmente Ministro per i Munizionamenti, in una lettera aperta alla stampa nazionale subito rimbalzata in tutta Europa, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Si dice, e molto giustamente, che il Governo dovrebbe fare un primo passo a proposito della questione se l’obbligo morale che ogni uomo fisicamente capace ha di difendere il suo paese, non debba essere convertitio, durante questa guerra, in obbligo legale. Posso assicurarvi che il Governo si rende perfettamente conto della ncessità di fornire al paese un’indicazione definitiva in proposito. ritardare lungamente questa decisione sarebbe disastroso, ma il precipitarla potrebbe esserlo ugualmente. Vi sono statistiche le quali dimostrano che possiamo ottenere la vittoria col sistema dell’arruolamento volontario. Sarebbe una follia provocare una controversia a questo proposito in mezzo al conflitto mondiale, cercando di sostituirvi un metodo completamente differente.

D’altra parte, ove questa cifra dimostrasse a chiunque non abbia un partito preso, che il sistema degli aruolamenti volontari non può più recarci alcun vantaggio o che null’altro che la coscrizione obbligatoria può fornire gli eserciti necessari a difendere l’onore dell’Inghilterra e a risparmiare all’Europa il trionfo del dispotismo militare, io non ho per mio conto ancora incontrato chi sia deciso a resistere alla coscrizione in queste condizioni. Nessuno è ancora apparso che possa resistere a questa misura, quando sia giuficata necessaria per salvare il nostro paese e la libertà dell’umanità. Ma se mai apparisse, io dico che i suoi fautori non saranno nella classe operaia.

Lasciamo al Governo di decidere intorno a ciò che riterrà giusto, ed evitiamo ogni polemica intorno a questo proposito. Mia opinione personale è che l’esplicazione di tutte le nostre forze ci permetterà di ottener ela vittoria da cui dipendono tante cose. La situazione è una delle più gravi di fronte alla quale si sia trovato il Paese. Consideriamola dunque con uno spirito che risponda a questa gravità.

Non ritiro nulla di ciò che ho detto sul carattere serio della situazione, quantunque naturalmente io nutra buona speranza. So troppo bene che l’ignoranza del pericolo conduce, in questi casi, il più delle volte al disastro. Ecco perchè ho creduto dover levare questa nota di allarme. Ho fatto ciò col sentimento che se essa riesce a svegliarci in tempo, per lanciare innanzi tutte le nostre forze, otterremmo la vittoria.

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