Continua la lotta mortale per Verdun

Dopo un leggero rallentamento delle operazioni nel corso degli ultimi giorni, le manovre militari hanno ripreso il proprio mortale vigore in tutta la regione di Verdun.

Sul Mort-Homme, nonostante i combattimenti siano inconclusivi, assalti e contrattacchi si succedono senza sosta in uno scenario completamente irriconoscibile. Le forze di ritorno da questo settore del fronte parlano di uno scontro senza quartiere e di giorni passati sotto le granate nemiche e amiche, a pochi metri da reparti avversari ugualmente inchiodati a terra, in ricoveri che non sono più nemmeno trincee ma crateri di bombe scavati nel fango e annegati nell’acqua stagnante.

Il limite di ciò che è umanamente sopportabile, sembra essere stato raggiunto in questi giorni. Vi sono fughe di notizie di reparti francesi e tedeschi che si rifiutano di uscire dalle trincee e attaccare il nemico mentre il morale di tutte le forze impegante sul Mort-Homme non è mai stato così basso. I tentativi tedeschi di impadronirsi della collina e battere l’artiglieria francese rimasta senza riparo si sono dimostrati infruttuosi fino ad oggi così come gli sforzi francesi di sloggiare gli avamposti nemici.

Sulla riva orientale della Mosa, la spinta offensiva tedesca ha ripreso in direzione della cittadina di Vaux. Le artiglierie di grosso calibro continuano il tiro battente sulle fortificazioni di Vaux ma senza risultati apprezzabili. Da parte francese si assicura che il forte è solido e non ha riportato che danni leggeri di fronte agli ordigni più devastanti nelle mani del nemico.

Secondo stime francesi, le perdite dall’inizio dell’offensiva ammonterebbero a 80.000 mentre le forze tedesche non dovrebbero aver subito meno di 200.000 tra morti e feriti. Le cifre provenienti da Berlino sono completamente opposte, cosa che non lascia sperare in un prossimo rallentare delle operazioni dal momento che ciascun contendente è convinto di aver inflitto più perdite al nemico di quante ne ha subite.

Ogni giorno che passa, questa battaglia sembra sempre più simile a tante altre offensive sul fronte orientale. Nonostante lo slancio iniziale, la spettacolare caduta di Douaumont, la fulminea avanzata dei primi giorni e l’apparente tracollo delle forze francesi, la battaglia per Verdun si è trasformata in un orribile tritacarne capace di fagocitare intere divisioni senza che nessuna fazione sia in grado di prendere il sopravvento sull’altra.

 

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