Continua la deportazione degli Armeni

Pregressi

Murad di Sebastia, leader della resistenza armena a Van

Murad di Sebastia, leader della resistenza armena a Van

Il 20 aprile è cominciato l’assedio di Van da parte dell’Esercito Ottomano. La popolazione armena che vi si trovava ammonava a circa 30.000 residenti più altri 15.000 profughi arrivati dalle aree limitrofe. Male armati, disponevano solo di 300 fucili, 1000 pistole e altre armi antiquate, 1.500 uomini comandati da Murad di Sebastia, i feddayyin, hanno opposto una strenua resistenza sino all’arrivo delle armate russe comandate dal Generale Judenič il 21 maggio per il quale combattevano anche diverse unità di volontari armeni. Una volta messa in sicurezza la città, il governatore provvisorio divenne Aram Manougian.

Il 24 Aprile, Talat Pascià emise una circolare secondo la quale gli armeni del Caucaso si erano alleati e combattevano dalla parte dei russi: li accusava di ribellione. Questa circolare dava di fatto il via libera ad una serie di arresti (270 leader armeni) a Costantinopoli.

Rafael de Nogales Mendez, ufficiale colombiano al servizio Ottomano durante l'assedio

Rafael de Nogales Mendez, ufficiale colombiano al servizio Ottomano durante l’assedio

Il 27 maggio 1915, in piena offensiva russa, il parlamento ottomano approva la legge Techir. Il ministro degli interni Talat Pascià ordina la deportazione forzata di tutti gli armeni dalla regione di Van verso il sud (la Siria e la regione di Mossul). Legge sulla Deportazione – Techir Kanunu – di fatto prevedeva che tutti gli armeni che vivevano sul territorio ottomano, solo per il fatto di essere armeni, prima sono stati arrestati e poi gli sono stati confiscati beni e proprietà. Indipendentemente dal fatto che avessero o no a che fare con il partito Tasnak (uno dei partiti nazionalisti armeni dell’epoca.Ndt), che fossero coinvolti in qualunque tipo di azione oppure no, uomini, donne, ragazzi, bambini sono stati trasferiti dai luoghi in cui vivevano. La propaganda del governo ottomano tuttavia ribadisce che tali provvedimenti si applicano solamente alla popolazione presente nell’anatolia orientale, teatro di guerra, ed alle persone iscritte al partito Tasnak o sospettate di esserne fiancheggiatori. Di fatto, le nostre fonti ci dicono che questa legge la stanno applicando a tutta la popolazione armena.

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