La pressione degli eserciti dell’Intesa in Macedonia sta costringendo i Bulgari a retrocedere e lascia parecchi prigionieri in mano nemica. La città di Monastir, verso la quale si stanno ritirando per sperare di riorganizzare le linee difensive sembra ormai destinata ad essere persa.
L’avanzata di Serbi, Inglesi e Francesi è ormai prossima a cingerla d’assedio da tre lati. Le prime avanguardie pare siano ormai a soli 15 Km dall’abitato.
Anche Sull’altro lato del fronte, lungo lo Struma e verso Serres i bulgari sono in difficolta e perdono terreno. La stampa bulgara ovviamente minimizza le cose negando le reali difficoltà in cui l’esercito si sta trovando.
Un comunicato del 5 ottobre delle forze congiunte dell’Intesa riporta che “la battaglia continua favorevolmente su tutta la fronte. Le avanguardie alleate hanno cominciato a passare la Cerna nella regione di Dobroveni-Brod, progredendo dall’altra parte nonostante il ghiaccio. Sui due versanti dei monti Baba (ad est del lago Prespa) esse raggiunsero Buf Pepli (a sud di Monastir)”.
Un comunicato Bulgaro dello stesso giorno invece riporta che nonostante gli scontri di fanteria ed artiglieria, l’avanzata del nemico è stata fermata sulla linea dei vilaggi di Strofino e Rakovo. sullo Struma si riportano accaniti combattimenti attorno ai villaggi di Karagiakioi e Jenikioi.
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